In merito alla macellazione dei suini nei 17 Comuni dell‘area rossa nel Vallo di Diano, con la relativa sospensione del Tar per alcune famiglie e aziende, arriva la risposta del consigliere di Sanza Antonio Citera alle dichiarazioni del sindaco Vittorio Esposito, che, in qualità di rappresentante dei Comuni interessati, ha annunciato l’arrivo di ristori economici da parte della Regione.
“In alcune interviste mi attacchi duramente, pertanto ti chiarisco alcuni punti che evidentemente non hai compreso”, inizia così la risposta di Citera. “Ho parlato della sospensione della macellazione relativa ai maiali di alcuni cittadini e del coinvolgimento della Regione Campania insieme ad altre autorità, chiaramente con un ruolo decisivo dell’ente regionale. Intanto, mentre nel tuo comunicato fai l’elenco dei politici regionali con i quali dichiari di essere in sinergia nel seguire le decisioni, io mi schiero soltanto con i cittadini, i quali stanno subendo danni irreparabili e manifestano la propria contrarietà alla macellazione dei maiali. Perché per te il governo regionale campano guidato da De Luca ha sempre ragione e mai è possibile opporsi? – chiede Citera -. Peggio la toppa del buco: prima sostieni che la peste suina africana non arreca effetti negativi sulle persone e poi parli addirittura dell’esigenza dell’abbattimento massivo di maiali per evitare multe salatissime, cosicché includi anche quelli sani: perché occorre procedere in questo modo per rovinare un’intera economia?“.
“I soldi pubblici, in questo caso si tratta di tre milioni di euro, a mio avviso andrebbero utilizzati diversamente e non per dare ristori a persone che non dovrebbero vedere i propri suini abbattuti siccome sono in ottime condizioni di salute. Ovviamente questo processo è doveroso per i maiali che hanno contratto la peste suina africana, ma è stato creato un meccanismo generalizzato – che non condivido – ove si prevede l’assegnazione di ristori ai privati dopo la macellazione dei maiali, mentre io voglio cittadini liberi che non debbano chiedere nulla a nessuno, quindi neppure un euro in queste circostanze evitabili e di inutile confusione”.
“Invece è chiaro che adesso non possono fare altrimenti a causa degli abbattimenti forzosi, dopo che hai fatto anche questa pessima pubblicità sulla qualità della carne dei maiali locali a causa della necessità (per te e pochi altri) delle macellazioni generalizzate – infierisce Citera –. Tra l’altro tu avevi lanciato lo slogan ‘Prima i cinghiali e poi i maiali’, con tanto di hashtag, ma evidentemente ti conviene agire diversamente senza risolvere i problemi all’origine. Io condurrò questa battaglia per tutti i cittadini, senza pretendere adesso l’erogazione di soldi pubblici se non per finanziare l’acquisto di recinzioni per i terreni e gli allevamenti dei maiali, garantire gli standard di biosicurezza e realizzare le opere di prevenzione per fronteggiare l’eccessiva presenza dei cinghiali ai danni di allevatori e agricoltori“.
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