Tornano a Montesano sulla Marcellana le spoglie di Nicola Martino, soldato morto in Libia durante il Secondo Conflitto Mondiale.
Il fante perse la vita nel 1941 a Sidi Rezegh e le sue spoglie sono tornate oggi a casa dopo 82 anni ricevendo l’abbraccio ed il tributo della comunità montesanese.
Grazie all’impegno di una nipote, Myriam Picone, che ha portato avanti le pratiche burocratiche, le spoglie sono giunte dal Sacrario militare dei Caduti d’Oltremare di Bari. In questo modo si è esaudito il desiderio di Nicola di tornare nella sua Montesano, dove è stato benedetto e tumulato con tutti gli onori militari.
Un momento di riflessione che ha portato alla mente i tanti italiani che hanno sacrificato la loro vita per la Patria ma anche per ricordare la pace come valore supremo.
Ad accogliere le spoglie mortali del soldato, dinanzi al Monumento ai Caduti in Piazza Gagliardi, il primo cittadino Giuseppe Rinaldi, i familiari di Nicola Martino e le autorità militari.
Subito dopo un breve corteo si è tenuta una Santa Messa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, S.E. Mons. Antonio De Luca e dal parroco don Nicola Coiro.
Presenti, tra gli altri, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Montesano Domenico Orfanò, il Comandante della Stazione dei Carabinieri Forestali di Montesano Giuseppe Nanni, diversi assessori e consiglieri comunali di Montesano, il consigliere di Padula Giuseppe Tierno, una rappresentanza della Brigata Garibaldi di Persano, la Polizia Municipale, la Protezione Civile di Montesano- Gruppo Lucano.
“Chi sono davvero i vincitori ed i vinti? – le parole di Padre Antonio durante l’omelia – in realtà sono tutti vinti perché dal male non nasce bene. Siamo dinanzi ad una vittima di guerra e noi lo accogliamo rinnovando i nostri propositi di pace”.
“Se oggi siamo qui a ricordare un nostro giovane caduto in guerra è grazie alla sua famiglia – ha riferito il sindaco Rinaldi – un gesto che proviene dalla sua giovane nipote e per questo sono orgoglioso di rappresentare la mia comunità. In questa bandiera tricolore che avvolge le spoglie di Nicola c’è anche la nostalgia di casa, non sarà stato facile lottare in una terra complessa come quella libica. Chissà quante volte, probabilmente, avrà pensato a Montesano, ai suoi affetti, a sua moglie. Per questo oggi lo tributiamo con tutti gli onori che merita”.
“Mio zio partì con orgoglio – ha raccontato la nipote Myriam – c’era il desiderio di tornare a casa, lo stesso della sua amata moglie che oggi sarebbe fiera di vederlo tornare. Sicuramente anche mio nonno, che iniziò la pratica per far tornare le spoglie a casa, sarebbe fiero e orgoglioso di questa giornata”.
In seguito le spoglie sono state benedette e traslate presso il cimitero comunale di Montesano.