La deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani ha presentato la sua proposta di legge sul lavoro agile. Con la pandemia lo smart working è diventato effettivamente uno strumento chiave per permettere di continuare a lavorare, ma ad oggi tale tipo di lavoro non risulta adeguatamente disciplinato dalla normativa vigente. La proposta prevede quindi delle modifiche alla legge 22 maggio 2017, n. 81, e ad altre disposizioni in materia di disciplina del lavoro agile. L’obiettivo è prevedere una nuova modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, pubblico e privato, con delle modifiche alle pratiche di telelavoro, lavoro agile e lavoro agile “emergenziale”, considerandole come un’unica fattispecie. “Una vera e propria rivoluzione che è destinata a cambiare la nostra concezione di giornata di lavoro” dichiara la deputata Villani.
Il decreto ministeriale del 19 ottobre 2020 ed i successivi hanno incoraggiato lo smart working per contenere il contagio da Coronavirus: le attività professionali e i datori di lavoro privati sono stati fortemente raccomandati a servirsi del cosiddetto lavoro agile, dove possibile, mentre nell’amministrazione pubblica il lavoro da casa ha riguardato almeno il 50% del personale le cui mansioni si potevano svolgere in questa modalità. Fino all’attuale momento storico il lavoro a distanza era dunque molto raro: richiesto dal singolo lavoratore all’azienda e sancito con un accordo individuale, ai sensi della legge 81 del 2017. Infatti, lo smart working vero e proprio, e non la versione forzata nata in fase emergenziale, venne introdotto in Italia nel 2017 ed era un’evoluzione del telelavoro, il lavoro da casa che di fatto non ha mai assunto una veste normativa vera e propria essendo contenuto in un accordo quadro europeo del 16 luglio 2002. Da inizio pandemia abbiamo assistito ad una trasformazione nell’ambito del lavoro subordinato: sono state incentivate le relazioni lavorative orizzontali fondate su responsabilità, fiducia e risultati da perseguire, senza limiti di orario definiti. “Alla luce di tali cambiamenti – prosegue – la mia proposta di legge sviluppa il concetto di lavoro agile come un’evoluta modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato, ai sensi di una rinnovata legge 22 maggio 2017, n. 81, dallo svolgimento della prestazione lavorativa anche al di fuori dei locali aziendali e con un orario di lavoro non vincolato, senza che ciò comporti la modifica del contratto di lavoro. Si prevede, con la mia proposta di legge, una pianificazione del lavoro per fasi, cicli e obiettivi, che ne consente la flessibilità organizzativa”.
“Tra le modifiche principali introdotte vi è il carattere assolutamente volontario di questa modalità di esecuzione del lavoro agile che non potrà assolutamente essere imposta e non potrà assumere carattere obbligatorio. Inoltre, la norma va a disciplinare lo smart working con l’introduzione dell’individuazione nel Piano organizzativo del lavoro agile degli uffici cosiddetti ‘remotizzabili’ che deve essere condotto ufficio per ufficio avendo presente nel pubblico il buon andamento della pubblica amministrazione e nel privato la produttività dell’azienda – dichiara la la Villani -. La proposta di legge AC 2908, sottoscritta dai miei colleghi del M5S, è stata annunciata nei giorni scorsi e sarà quindi una svolta nel mondo del lavoro anche alla luce dell’attuale emergenza che ha cambiato radicalmente i modelli professionali della nostra società in modo irrimediabile. Spero, con questo testo, di poter dare il mio contributo per migliorare l’attività lavorativa degli italiani nelle pubbliche amministrazioni e nelle aziende private”.
– Chiara Di Miele –