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La storia di Ivan Dalia, il pianista cieco di “Italia’s got Talent” che spiazza tutti con l’autoironia

Chiara Di Miele 13 Gennaio 2020

Applausi ed emozioni a Vietri di Potenza per il concerto di pianoforte di Ivan Dalia, artista conosciuto a livello internazionale, con importanti esperienze alle spalle nonostante la giovane età (34 anni a luglio) e un percorso di studi ed esibizioni. Ivan è già noto al pubblico televisivo per la sua partecipazione al programma “Italia’s got Talent“, edizione 2016, quando arrivò in finale e strappò applausi e sorrisi per la sua autoironia e per la sua grande preparazione.

Ivan è un pianista cieco, dalla nascita. Ma ciò non gli ha impedito di realizzare qualcosa di importante. “Ho iniziato da piccolo, all’età di nove anni. Litigavo e mi arrabbiavo. Così – ha dichiarato – mio padre mi comprò un pianoforte piccolo a muro e una piccola tastiera. E insieme decidemmo di studiare il piano. Che poi non ho capito perché noi ciechi dobbiamo per forza suonare il pianoforte. E anche io ci sono cascato”.

Dalla necessità di distrarsi alla possibilità di fare qualcosa di importante:“Un professore cieco mi ha insegnato a leggere la musica in braille, dopo qualche anno sono entrato in Conservatorio e poi tantissimi studi anche di composizione”. Ivan e la sua musica al pianoforte si trasferiscono in Germania, a Berlino, dove studia e poi si esibisce. Oggi ha fatto rientro in Italia e dopo il concerto di Vietri di Potenza raggiungerà gli Stati Uniti d’America.

“La musica mi è piaciuta sempre, sin da piccolo – afferma -. A volte senti l’esigenza di sfogarti, io così ci riesco. Poi ho avuto la grande opportunità del talent, in tv, e non vi dico che noia dover attendere ore prima di esibirti”. Proprio in tv Ivan non ha cambiato atteggiamento ed ha colpito tutti con la sua autoironia e con la sua voglia di scherzare, anche per il fatto che è cieco, guai a chiamarlo “non vedente”.

E’ legato affettivamente a Vietri di Potenza (è originario del Casertano) perchè il padre ha una sorella che vive in paese. “Qui è stato il mio primo concerto, insomma in chiesa non sono proprio abituato, ma quando vengo, mangio tanto e genuino. E non vedo l’ora di ritornare e magari suonare per la comunità vietrese”, ha dichiarato nel salutare la numerosa platea, che lo ha omaggiato con una standing ovation.

Con Ivan a Vietri una musica contro ogni barriera, in una serata che si è rivelata affascinante, proprio grazie a lui. E’ semplicemente l’esempio di chi di fronte ad ogni difficoltà non si ferma e le prova tutte per raggiungere gli obiettivi. I suoi concerti ed il suo percorso testimoniano tutto ciò.

– Claudio Buono –

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