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La Regione Campania stipula convenzione per l’impiego dei Carabinieri Forestali per la tutela ambientale

Annamaria Lotierzo 7 Maggio 2019

La Regione Campania ha stipulato una convenzione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo per l’impiego del personale dei Carabinieri Forestali del Comando Regione Campania a supporto dello svolgimento delle attività dell’Amministrazione regionale come la tutela del patrimonio agro-silvo-pastorale regionale, la tutela del patrimonio faunistico regionale e polizia venatoria, la tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità regionale, la prevenzione degli ambienti boschivi ed altre attività di protezione civile, il controllo sulla diffusione di organismi patogeni e la formazione, aggiornamento professionale, divulgazione ed educazione ambientale.

“Con questa convenzione – dichiara il Presidente Vincenzo De Luca – si amplia e rafforza la fruttuosa collaborazione con il corpo dei Carabinieri Forestali al fine di garantire un più efficace monitoraggio e salvaguardia del nostro territorio e delle sue preziose risorse. Grazie alle novità introdotte sul piano organizzativo, sarà ora possibile focalizzare gli interventi previsti nelle aree più critiche, ottimizzando così tempi e risorse”.

“La firma della convenzione con la Regione Campania – dichiara il generale di brigata Ciro Lungo, Comandante del Comando Regione Carabinieri Forestale della Campania – rinnova una storica collaborazione finalizzata ad assicurare l’effettiva tutela del patrimonio agro-forestale e ambientale regionale. Una rinnovata attenzione sarà rivolta ai parchi e alle aree protette regionali, alla prevenzione degli incendi boschivi e al contrasto delle azioni a danno dell’equilibrio idrogeologico”.

Sul fronte della tutela del patrimonio ambientale regionale, i Carabinieri Forestali collaboreranno, tra l’altro, alle attività di prevenzione e repressione delle condotte dannose per l’ambiente e la pubblica incolumità, con particolare riguardo agli scarichi abusivi di rifiuti solidi e liquidi negli alvei di competenza regionale, alle costruzioni e occupazioni abusive nelle aree a rischio idraulico, molto elevato o elevato, da frana e mareggiata.

Inoltre collaboreranno nelle attività di indagine a carattere ambientale per individuare la aree non idonee alla produzione agricola perché inquinate anche a supporto dell’Arpac (Azienda Regionale per la Protezione dell’Ambiente).

– Annamaria Lotierzo –

 

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