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La Medicina di Genere del “Ruggi” di Salerno al centro di un incontro con studenti universitari tedeschi

Zenda Cimino 20 Giugno 2024

Presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno” è attivo l’ambulatorio di Medicina di Genere, coordinato dalla professoressa Amelia Filippelli, Responsabile della Unità Operativa Complessa di Farmacologia Clinica del nosocomio.

L’ambulatorio, vanto per l’Azienda Sanitaria, si distingue per competenza e forte impatto sociale e culturale sul territorio ed è orientato a garantire ottimali condizioni di accoglienza e di inclusione assicurando la presa in carico del paziente a 360 gradi.

Ieri mattina, una delegazione dell’Università di Bielefeld in Germania si è recata in visita al “Ruggi”, nell’ambito del Progetto “Neolaia”, che prevede un’alleanza tra nove Università europee, di cui fa parte anche il nosocomio salernitano.

L’incontro e il confronto con una realtà d’oltralpe e l’osservazione sul campo dell’ambulatorio di Medicina di Genere è stato organizzato insieme alla Professoressa Filippelli che tiene a sottolineare l’importanza dello stesso, perché è tra le pochissime strutture a livello nazionale che affianca il paziente in tutte le fasi cliniche e di transizione, anche successive al cambiamento di sesso.

“Non abbandoniamo mai chi si affida a noi – dichiara infatti la professoressa Filippelli – provvediamo a diffondere opportuna informazione ed assistenza, che comprende anche la prevenzione di malattie sessualmente trasmesse e di eventuali patologie  che potrebbero insorgere in seguito ai trattamenti farmacologici a cui  si sottopongono le persone con disforia di genere e di cui non si conoscono totalmente gli effetti collaterali. Nel nostro ambulatorio, al quale si accede per la prima visita tramite CUP, il paziente è accolto in un ambiente multidisciplinare e protetto, nel quale operano diversi medici specialisti con l’obiettivo di rispondere a ogni singola esigenza e di operare contro lo stigma e i pregiudizi, per costruire insieme adeguate risposte che favoriscano azioni concrete e fattive”.

La professoressa Filippelli ha concluso il suo intervento porgendo sentiti ringraziamenti alla Direzione Strategica del “Ruggi” che con enormi sforzi ogni giorno investe sul benessere delle persone, sostenendo progetti articolati, senza arrendersi davanti alle difficoltà.

“L’Azienda che ho l’onore di dirigere – spiega il Direttore Generale Vincenzo D’Amato – è aperta alle diversità, ai cambiamenti, all’innovazione e guarda al territorio come luogo deputato alla crescita collettiva e all’inclusione, dove l’accesso alle cure è garantito a tutti”. Gli fa eco la Direttrice Sanitaria del “Ruggi”, Emilia Anna Vozzella, che sottolinea l’importanza della ricerca medica, della collaborazione e del coordinamento con le altre realtà universitarie per sostenere progetti ed approcci terapeutici nuovi e per costruire evidenze scientifiche e terapie adeguate, laddove come nel caso della Medicina di Genere non esistono ancora molti dati consolidati e sicuri.

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