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“Io, salvata all’ospedale di Oliveto Citra. Non chiudete i Pronto Soccorso di periferia” – Lettera di una paziente

redazione 23 Maggio 2023

Lettera aperta di una paziente al Direttore Generale dell’ASL Salerno e al Direttore Sanitario dell’ospedale di Oliveto Citra

Vi prego non chiudete le Cardiologie e i Pronto Soccorso di periferia: per noi abitanti delle zone interne sono una questione di vita o di morte. Mi chiamo Rosa Chiella e sono una moglie e mamma di 3 figli, ho 44 anni, e lo scorso 29 aprile, dopo una giornata stressante di lavoro, mi sono presentata con mezzi propri al Pronto Soccorso di Oliveto Citra, il più vicino a casa mia a Postiglione.

Avevo un dolore toracico subdolo. I sanitari di turno mi hanno prontamente diagnosticato un infarto esteso, ma sta di fatto che dopo pochi minuti dal mio ingresso in Pronto Soccorso il mio cuore ha cessato di battere. Mi hanno spiegato che, a causa di una patologia rara, una dissezione spontanea della coronaria principale, ho avuto un arresto cardiaco, ma sono stata urgentemente sottoposta a massaggio cardiaco e defibrillazione dal cardiologo di turno, dottor Voza, che era stato prontamente allertato dal Pronto Soccroso.

Quindi, dopo avermi rianimato e prestato le prime cure, mi hanno subito inviato a fare la coronarografia presso l’ospedale di Eboli. Se non avessi trovato il Pronto Soccorso aperto nel circondario e se non avessi trovato l’équipe pronta a soccorrermi ed allertare il cardiologo, già in servizio in ospedale e prontamente disponibile per il Pronto Soccorso, insomma se fosse servito più tempo per ricevere i soccorsi, oggi non starei qui. Vorrei che il mio caso, in un’epoca di tagli alla sanità soprattutto in periferia, servisse a capire che “vale più la vita di un essere umano, che tutto l’oro del mondo“.

Per questo voglio ringraziare gli angeli che mi hanno soccorso, nelle persone del cardiologo, dottor Massimiliano Voza, del medico di turno in Pronto Soccorso, dottor Gerardo Vitale, degli infermieri di turno Nunziante Cavalieri e Vito Caponigro e degli OSS Annamaria Annunciata e Liberato Sarro. Un ringraziamento particolare va anche al dottor Mario Centore di Eboli che è stato allertato prontamente dall’ospedale di Oliveto Citra che, invece di festeggiare il suo trentunesimo compleanno, ha dovuto correre in ospedale per eseguirmi la coronarografia prevista nella rete di urgenza che c’è tra gli ospedali.

– Rosa Chiella –

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