E’ iniziato ieri il processo di appello a carico dell’attore Domenico Diele, condannato a 7 anni e 8 mesi con il rito abbreviato per l’omicidio stradale di Ilaria Dilillo.
Il 24 giugno del 2017 Diele con la sua auto, un’Audi A3, avrebbe travolto lo scooter della 48enne sull’autostrada A2 del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Montecorvino Rovella. Secondo Diele si trattò di una distrazione, mentre per i giudici di primo grado l’incidente fu causato dall’assunzione di droghe che l’attore ha fatto sempre risalire al giorno prima.
Ieri il procuratore generale Renato Martuscelli, non convinto delle perizie medico legali che hanno portato alla condanna con il rito abbreviato, come si legge sul quotidiano “La Città di Salerno”, ha presentato una relazione con cui chiede ai giudici di riascoltare i periti che avevano effettuato le indagini sull’auto e sugli esami tossicologici dell’attore per provare realmente l’assunzione di stupefacenti che ha aggravato la sua condotta.
Secondo i difensori di Diele la prova dell’assunzione di droghe non esiste, mentre la pubblica accusa ritiene che questa sia stata ottenuta in maniera induttiva. Sulla richiesta presentata dal procuratore generale la Corte di Appello deciderà entro il 27 marzo, quando si terrà la prossima udienza.
– Miriam Mangieri –
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