Avrebbero intrattenuto un irregolare rapporto di lavoro con la persona offesa, assunta di fatto da diversi mesi e posta ad effettuare una serie di mansioni nella tenuta di loro proprietà in località Marcaneto a Scario, in assoluto spregio a tutte le norme antinfortunistiche e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
In primo grado il Tribunale penale di Vallo della Lucania ha condannato ad 8 mesi di reclusione ciascuno due coniugi napoletani, difesi dall’avvocato Vincenzo Fiume ed accusati di aver provocato lesioni personali gravissime ad un uomo di Roccagloriosa, parte civile difesa dall’avvocato Vincenzo Speranza.
Nel marzo 2016 l’uomo, all’epoca dei fatti 39enne, in seguito alla caduta da un albero durante un intervento di potatura perse l’uso di entrambi gli arti inferiori per scoppiamento delle vertebre D9 e D10 con impegno midollare irreversibile.
Il giudice del tribunale vallese Imperiale ha disposto per la coppia condannata, oltre al pagamento delle spese processuali, l’integrale risarcimento del danno biologico e morale in favore della persona offesa di Roccagloriosa quantificato nel 95% di invalidità permanente.
Il caso, che suscitò particolare interesse nel centro cilentano, pone ancora una volta al centro dell’attenzione il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto in agricoltura.