C’è un pezzo del Vallo di Diano nella storia che ha commosso tutta l’Italia. Quella di Mustafà, il bambino siriano di 6 anni nato senza braccia e senza gambe a causa dell’esplosione di ordigni bellici e diventato famoso per uno scatto che lo ritrae con il padre. La foto, vincitrice del premio Siena International Photo Awards, ha fatto il giro del mondo.
L’operazione è stata eseguita dall’équipe diretta dal professor Mario Messina, insieme al professor Francesco Molinaro e al Direttore del Reparto Anestesia e Rianimazione Perioperatoria Pasquale D’Onofrio, originario di Sanza.
Dopo il loro arrivo nella città toscana, il 21 gennaio, Mustafà e la sua famiglia hanno effettuato visite e accertamenti presso l’ospedale senese “Santa Maria delle Scotte”. A seguito di questi esami, il piccolo è stato ricoverato in pediatria e si è reso necessario l’intervento di chirurgia pediatrica con tecnica videolaparoscopica. L’intervento di chirurgia pediatrica vuole risolvere una malformazione congenita abbastanza comune in età infantile, che non è riconducibile alle conseguenze della guerra.
D’Onofrio si è trasferito in Toscana da oltre trent’anni dove ha frequentato la Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione dell’Università di Siena. Dopo la specializzazione è entrato come medico di Anestesia nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena, di cui dal 2010 è Primario.
Sposato con due figli, Pasquale va molto fiero delle sue origini sanzesi. Nato da Maria e Michele, contadini sanzesi, si prodigava da giovane ai lavori nei campi e nella stalla per aiutare la famiglia. “E’ grazie alle mani segnate dalla fatica dei miei genitori che sono diventato un uomo libero e dignitoso”, dice con orgoglio.
Pasquale D’Onofrio a Siena è impegnato anche nell’attività politica, in cui ricopre il ruolo di consigliere di minoranza. Inoltre, è presidente della CGIL medici Toscana.