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Insetti e sporcizia in un ristorante del Cilento. Scatta la chiusura, sequestrati 600 kg di alimenti non tracciati

Claudia Monaco 8 Giugno 2023

Nelle ultime settimane il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute ha eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale.

Durante i controlli dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità è stato chiuso un ristorante nel Cilento a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie e strutturali in cui versava (insetti morti, sporcizia diffusa nei vari ambienti). Sono stati sequestrati 600 kg di alimenti privi delle indicazioni sulla tracciabilità.

I Carabinieri del Nas di Salerno hanno inoltre effettuato numerose ispezioni nelle province di competenza (Salerno, Avellino e Benevento) che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in dieci esercizi (tre dei quali chiusi).

Le verifiche, effettuate presso grossisti e distributori di alimenti etnici sono state svolte per accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità e la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.

Sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria dieci operatori di settore, contestate quattro sanzioni amministrative per un importo di oltre 6mila euro. Complessivamente è stata sequestrata una tonnellata di prodotti alimentari (ittici, carnei e vegetali) ritenuti non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, per un valore commerciale di 20mila euro.

Nel corso dei controlli sono stati chiusi anche una rivendita di alimenti dell’agro Nocerino-Sarnese ed un panificio della Valle Caudina, ad Avellino. Nelle tre province, infine, sono stati sottoposti all’istituto della diffida un’attività di “import-export”, quattro rivendite di cibo etnico, un supermercato e un ristorante affinché provvedano alla risoluzione di lievi criticità (carenza di pulizia, soluzioni di continuità sulle pareti, schede di autocontrollo non aggiornate).

Il valore dei provvedimenti adottati ammonta a circa due milioni di euro.

 

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