“La Basilicata è uno dei luoghi più belli ed accoglienti d’Italia eppure la si sta distruggendo a causa della presenza di siti altamente inquinanti”.
Si apre con queste parole la denuncia di Carlo Spinelli, uno dei responsabili nazionali del movimento “Italia dei Diritti” che pone l’accento sul problema dell’inquinamento che da anni riguarda la Basilicata, sollecitando il Governo a porre rimedi e procedere con le bonifiche dei siti, per non continuare a mettere a rischio la vita dei lucani ed evitare l’aumento esponenziale delle malattie oncologiche.
“Si parla molto di Tav e dell’Ilva ma passa in sordina – ha dichiarato Spinelli – ciò che sta accadendo in Basilicata dove da anni è in corso un avvelenamento dell’aria e dei bacini idrici. Tutto ciò, a causa di emissioni e sostanze sversate, tossiche”.
Dalla Val d’Agri alla Val Basento e fino a Tito, Spinelli denuncia inquinamenti e sversamenti.
“Molte aziende – aggiunge – preferiscono utilizzare il pet-coke che deriva dall’ultimo scarto del petrolio, conosciuto anche come ‘feccia del petrolio’ e contiene metalli pesanti. Da qualche anno è stata resa possibile la combustione con un guadagno economico per le aziende, a discapito di problemi irreversibili per la salute umana”.
“In particolare, nel Potentino – ha dichiarato Spinelli – ricordo i siti di interesse nazionale, cosiddetti ‘Sin’. Tito Scalo, ad esempio, a venti anni dalla sua individuazione non è ancora bonificato. Qui sono presenti vasche di fosfogessi, residui delle attività di lavorazione di fertilizzanti e detergenti contenenti sostanze altamente pericolose e una discarica di fanghi industriali che ha contaminato le falde acquifere ed il torrente Tora”.
Spinelli denuncia il fatto che le opere di bonifica ancora non sono iniziate e sarebbe stata solo eretta una barriera tra la sorgente inquinante e l’area pubblica. Non manca la Val d’Agri nella sua denuncia di inquinamento.
“Nella zona di Viggiano e aree limitrofe, negli ultimi anni sono aumentati i tumori allo stomaco, gli infarti, le leucemie. E solo qualche anno fa c’è stato un inquinamento a Viggiano provocato dalla perdita di idrocarburi, finito su suolo e sottosuolo”.
Poi l’appello: “Dobbiamo insieme tutelare il diritto alla vita e alla salute. A partire da chi ci governa, deve emanare leggi a favore della tutela ambientale. Noi siamo pronti a scendere in campo per iniziative di sensibilizzazione e per fermare questa strage di innocenti”.
-Claudio Buono-