In questo periodo particolare si può correre il rischio di esagerare con il desiderio di protezione ottenendo magari l’effetto contrario.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ad esempio, “non raccomanda l’uso dei guanti” nei luoghi pubblici, come i supermercati, per contrastare la diffusione del Covid-19. Anzi, il loro utilizzo può essere anche dannoso se si toccano superfici contaminate e poi il proprio viso. Questo è quanto emerge dal sito dell’organizzazione nella sezione ‘Domande e Risposte’ sui modi più efficaci per difendersi dal contagio.
“Pertanto – aggiunge l’Oms – nei luoghi pubblici, come i supermercati, oltre alla distanza fisica, raccomandiamo l’installazione di distributori per l’igiene delle mani all’entrata e all’uscita”.
“Migliorando sensibilmente le pratiche di igiene per le mani – conclude l’Organizzazione – i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del virus del Covid-19″.
Molte persone dopo questa notizia mi hanno chiesto l’effettiva utilità dei guanti. Bisogna fare alcune precisazioni. I guanti non sono uno scudo protettivo, ci danno una sensazione di falsa sicurezza. Spesso si indossano continuativamente: per andare a fare la spesa, poi si va in farmacia, sui mezzi pubblici o in altri posti. Durante il loro utilizzo si deposita qualsiasi cosa sulla loro superficie. In questo lasso di tempo, inavvertitamente, capita che con i guanti ci si tocchi il naso, gli occhi, la mascherina, anche gli stessi capelli, e così la superficie del guanto, ormai contaminata, entra a contatto con le parti più delicate: in questo modo l’accortezza avuta, il motivo che ci ha spinti ad utilizzare i guanti, vengono annullati con un semplice gesto come alzarsi la mascherina. Questo perché se utilizzati in maniera scorretta possono non proteggerci dal virus ma essere anche veicolo di trasmissione. I guanti dall’inizio di questa emergenza sono stati utilizzati tantissimo, io stessa in farmacia li ho utilizzati dal primo giorno. Ma è anche vero che l’utilizzo sta diminuendo sia per la irreperibilità, sia per il continuo uso di gel igienizzanti.
I guanti per essere usati in sicurezza dovrebbero essere cambiati ad ogni azione che si effettua, ma questo purtroppo non è sostenibile dal punto di vista ambientale e neanche da quello economico. Molto meglio l’igienizzante mani che si può utilizzare più volte. Alcuni non sopportano il gel perché causa irritazioni alle mani: in questi casi si può ricorrere ad un gel con aloe che è meno aggressivo sulla pelle. Chi proprio non riesce a farne meno, deve ricordare che vanno utilizzati per il tempo strettamente necessario, ad esempio mentre si fa la spesa e poi gettarli negli appositi contenitori subito dopo l’uso. Inoltre, se possibile, disinfettare con il gel anche i guanti mentre si indossano. Dal momento che sono irreperibili bisogna lasciarli a medici, infermieri, estetiste, addetti alla ristorazione o alle pulizie, persone che hanno necessità di proteggere le mani da agenti esterni.
Utilizzando i guanti, quindi, si ha la falsa percezione di avere le mani pulite, mentre è il guanto stesso ad essere ormai contaminato. Non dovrebbe esserci bisogno di dirlo, ma visto che mi è capitato di vedere guanti abbandonati per strada o davanti ai supermercati si auspica che l’obbligo di guanti monouso nei negozi venga presto sostituito dall’obbligo di disinfezione delle mani (o dei guanti per chi lo preferisce) all’ingresso dei negozi.