Il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha presieduto la Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza che si è riunita nei Saloni di Rappresentanza del Palazzo di Governo per una verifica collegiale e coordinata del complessivo “sistema sicurezza” in Basilicata, con un focus specifico sulla criminalità organizzata.
Alla riunione hanno preso parte il Vicepresidente della Regione Basilicata Pasquale Pepe, il Prefetto di Matera Cristina Favilli, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello Armando D’Alterio, i Procuratori della Repubblica di Potenza Maurizio Cardea, di Matera Alessio Coccioli e di Lagonegro Gianluca Grippo, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Anna Gloria Piccininni, il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, il Presidente della Provincia di Matera Francesco Mancini, il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, il Commissario straordinario del Comune di Matera Raffaele Ruberto, il Presidente di ANCI Basilicata Gerardo Larocca, l’avvocato distrettuale dello Stato di Potenza Domenico Mutino, oltre ai vertici regionali e provinciali delle Forze di Polizia e della Sezione Operativa della DIA di Potenza.
In apertura dei lavori il Prefetto Campanaro ha evidenziato la centralità della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza che, nel solco della delega conferita dal Ministro dell’Interno ai Prefetti dei capoluoghi di regione, mira ad assicurare unità di indirizzo e coordinamento in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità organizzata sull’intero territorio regionale, attraverso lo sviluppo di azioni sinergiche tra tutti gli attori del sistema sicurezza, dalle Forze di Polizia alla Magistratura, agli Enti territoriali sino alla società civile.
Per delineare, quindi, il contesto di riferimento il Prefetto ha condiviso con i componenti del consesso i dati che popolano la Banca Dati Interforze (SDI) del Ministero dell’Interno, sviluppando una approfondita analisi sull’andamento complessivo della delittuosità nell’intera regione, nelle due province e nei comuni di Potenza e Matera, restringendo il campo della riflessione al 2024 in raffronto al 2023 ed al primo trimestre del 2025 in raffronto al medesimo periodo del 2024.
“Il trend in costante decrescita registrato nell’intero territorio regionale è il segno tangibile, in primo luogo, della preziosa attività di prevenzione e contrasto sviluppata dalle Forze di Polizia, che ancora una volta voglio sentitamente ringraziare. A questo si affianca il significativo upgrade degli standard di sicurezza raggiunto, all’esito del percorso di sensibilizzazione degli amministratori locali sulla centralità delle politiche di sicurezza urbana, portato avanti dalla Prefettura in due diverse tornate cicliche con i Comitati itineranti. I risultati sono stati particolarmente incoraggianti, a partire dai Protocolli per il controllo di vicinato passati da zero a 43, fino ad arrivare all’implementazione degli organici delle Polizie Locali e al rafforzamento dei circuiti di videosorveglianza che sono stati dotati, in molti casi, di sistemi di lettura collegati al Sistema Nazionale Targhe e Transiti, contribuendo a migliorare la performance degli interventi sul territorio in chiave preventiva e repressiva” ha affermato Campanaro analizzando i dati.
Ha evidenziato la controtendenza della voce dei reati legati al traffico ed allo spaccio di stupefacenti che, soprattutto nel primo trimestre 2025, ha registrato un sensibile aumento del dato regionale (+66,7%), provinciale (Potenza + 42,9%, Matera + 100%) e locale (Potenza + 87,5%, Matera + 100%). Significativo l’incremento delle segnalazioni per il consumo di sostanze psicotrope, previste dall’art. 75 del D.P.R. n. 309/90. In base alle rilevazioni del Nucleo Operativo Tossicodipendenze – N.O.T. della Prefettura, il 2024 si è chiuso con un aumento percentuale rispetto all’anno precedente del 18,5% sull’intera provincia e del 75% nella sola città di Potenza.
“Questa crescita esponenziale desta preoccupazioni, soprattutto perché sembra riguardare la fascia d’età compresa tra i 17 e i 20 anni. È fondamentale mettere in campo efficaci azioni multidisciplinari per far fronte in modo adeguato al disagio giovanile che si sta manifestando sempre più con il ricorso all’uso di sostanze stupefacenti e con l’abuso di alcool” ha osservato il Prefetto.
I riflettori del Tavolo si sono accesi sull’analisi della criminalità organizzata lucana. Dalle qualificate relazioni sono emerse specifiche peculiarità della realtà consortile territoriale che si presenta policentrica e reticolare, penetrata da contesti criminali delle regioni limitrofe e distribuita per omogenee aree geografiche ed economiche. In particolare, se nel materano esistono due macroaree di influenza divise tra zona costiera e aree interne, nel potentino la geografia criminale si sviluppa specificamente sulle aree dell’hinterland potentino e del Vulture-Melfese.
Occhi puntati sulla necessità di blindare dalle infiltrazioni criminali gli interventi finanziati con le risorse del P.N.R.R. e del Piano nazionale degli investimenti complementari, soprattutto in vista della deadline del 2026.
“La Basilicata è tutt’altro che immune dal pericolo di infiltrazioni criminali, anche nel tessuto economico. Per questo motivo ringrazio il prezioso lavoro svolto dai Gruppi Interforze Antimafia delle due Prefetture che si riuniscono con cadenza periodica. Ma un particolare ringraziamento desidero rivolgere ai responsabili della magistratura inquirente oltre che agli amministratori locali per il rilevante contributo offerto ai lavori del Tavolo, ognuno in base alle specifiche competenze ed esperienze” ha concluso.