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“In Basilicata lavoro irregolare al 53%”. La denuncia del segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli

Annamaria Lotierzo 23 Agosto 2022

Sono 1.204 le irregolarità registrate dall’Ispettorato nazionale del Lavoro su 2.268 ispezioni effettuate in Basilicata con un dato pari al 53%.

E’ quanto reso noto dal segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, che ha commentato il rapporto relativo all’anno 2021.

La situazione più allarmante è ancora nel comparto edilizia con 803 ispezioni e 513 irregolari (63,8%), a seguire l’industria (52,6% di irregolarità), terziario (50,1%) e agricoltura (38,5%).  È al Sud, inoltre, che si concentra la più alta quantità di lavoratori in nero sul totale dei lavoratori interessati da irregolarità (44%). A livello regionale, gli indici più elevati sono stati rilevati in Calabria (59%), Campania (45%), Puglia (41%), Molise (39%), Basilicata (35%). Nel rapporto tra numero lavoratori in nero e quello delle ispezioni con esito irregolare le percentuali più elevate a livello regionale sono state rilevate in: Campania (60 lavoratori in nero per 100 ispezioni con esito irregolare), seguita dalla Toscana (52%), Calabria (48%).

Si conferma la tendenza a una diminuzione generale del lavoro nero per le donne, determinando una riduzione della quota femminile che dal 40% del 2019 passa al 30% del 2021 e si assiste conseguentemente ad una crescita della quota maschile di lavoro nero, che va dal 60% del 2019 al 70% nel 2021.

“Riteniamo – spiega – un buon lavoro quello che sta conducendo l’Ispettorato ma servono ancora più ispettori, almeno una decina subito in Basilicata, e più ispezioni sul territorio e nelle aziende perché, al netto dei controlli effettuati, tutte le regioni del Sud presentano altissimi tassi di irregolarità lavorativa e di lavoro nero. Edilizia, terziario, industria continuano ad essere i settori dove più alto è il tasso di irregolarità lavorativa. L’azione dell’attività ispettiva dovrà quindi continuare a tutela delle tante lavoratrici e dei tanti lavoratori di questi settori. Il ruolo che può svolgere il corpo ispettivo, tutto, a tutela dei diritti, della salute, della sicurezza, delle lavoratrici e dei lavoratori, è fondamentale per restituire dignità al lavoro. Da ultimo, riteniamo che si debba ritornare alla vecchia prassi di incontri tra ispettorato e parti sociali, poiché pensiamo che più ci si confronti, migliori saranno le soluzioni per affrontare i problemi del nostro mercato del lavoro”.

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