Si è fatto un po’ attendere (esattamente mezz’ora rispetto alla tabella di marcia) ma ne è valsa la pena. In migliaia, tra autorità civili, militari e religiose e numerose scolaresche, hanno accolto alla stazione di Sapri il Treno 96436, il cosiddetto Treno della Memoria o del Milite Ignoto, nato per celebrare l’anniversario dell’arrivo a Roma Termini, il 4 novembre del 1921,del convoglio speciale che attraversò l’Italia per trasportare le spoglie mortali del Milite Ignoto, prescelto per essere tumulato nel sacello dell’Altare della Patria a rappresentare tutti i militari deceduti nella Prima Guerra Mondiale.
In prima fila, ad accogliere il generale dell’Esercito Fulvio Poli (delegato dal Ministero della Difesa proprio per questa iniziativa) il sindaco di Sapri Antonio Gentile, il quale ha letto i nomi dei soldati sapresi caduti durante il conflitto del 1915-18. Accanto a lui quasi l’intera giunta comunale, il parroco della Chiesa dell’Immacolata don Raffaele Brusco, i Carabinieri di Sapri, con il Luogotenente Pietro Marino, il Comando di Polizia Municipale di Sapri, guidato dal Maggiore Antonio Abbadessa, la Polizia Ferroviaria, con l’ispettore Nicodemo, la Guardia di Finanza, la Protezione Civile comunale, la Croce Rossa Italiana, il distaccamento di Vibonati della Guardia Agroforestale Italiana (ente nazionale di terzo settore), l’associazione storico-culturale “Sapri, 15 agosto 1943” e molti finanzieri e carabinieri in pensione.
La stazione di Sapri è stata tutta un tricolore, con gli alunni delle scuole locali accompagnati dagli insegnanti, dai dirigenti scolastici e dai loro genitori.
L’ex delegato alla cultura del Dlf di Sapri, Ferruccio Policicchio ha consegnato al Generale Poli un quadro con, incorniciate, quattro cartoline postali scritte da un soldato per conto di altrettanti militari italiani dal fronte, che non potevano vergare a mano le lettere a causa del loro analfabetismo; condizione purtroppo frequente all’epoca tra i nostri militari. Segno, questo, anche di grande spirito di altruismo.
Alcuni piccoli alunni hanno consegnato al Generale Poli due mazzi di fiori, posti sul treno, ai piedi di un affusto di cannone.
Il viaggio del Treno della Memoria 2022, oltre 5000 km, terminerà il 4 novembre a Roma. L’iniziativa è curata dal Ministero della Difesa, in collaborazione col Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Sruttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
Si è arrivati a questa sosta, di circa mezz’ora, del treno della memoria a Sapri, dopo che il sindaco, in seguito a nota del Dlf di Sapri, ha chiesto al Comando Militare ed a FS la fermata. La Polizia Municipale di Sapri, che ha realizzato tutti gli atti, ha gestito manifestazione con la locale Polfer.
Nel Cilento la fermata successiva a quella di Sapri è stata quella di Vallo della Lucania.