“Oggi ho giurato nelle mani del Presidente Meloni che mi ha nominato Sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Un grande onore ed un grande onere” così il salernitano Antonio Iannone annuncia il suo nuovo incarico.
“Mi è passata davanti una vita intera e l’emozione non si teneva – ha scritto commosso – Il Presidente Meloni poteva già disporre in maniera completa della mia persona, ma cercherò di andare oltre i miei limiti per ripagare la sua fiducia e servire al meglio l’Italia”.
Iannone ha ringraziato, poi, il ministro Salvini, il Sottosegretario di Presidenza Mantovano per aver presenziato alla cerimonia di giuramento e il partito, dal livello nazionale a quello locale “per quello che negli anni mi ha dato e che cercherò di restituire con ogni energia”.
Il senatore ha interpretato l’incarico come “un premio che intendo rivolgere a tutta la comunità politica che negli anni mi ha reso possibile arrivare a questo, in particolare all’amico di sempre, il fratello maggiore che non ho avuto, il Vice Ministro agli Esteri Edmondo Cirielli con il quale oltre 30 anni fa iniziammo una nuova storia della Destra con tanti ragazzi tra i quali c’ero io. Le vittorie, le sconfitte, le tappe intermedie, i giorni apparentemente tranquilli sono stati tutti momenti costitutivi di storia di passione che si chiama militanza, coerenza, onestà e lealtà“.
“Vedo tanto entusiasmo e gioia tra gli amici, ma rimaniamo umili anche se orgogliosi di aver fatto tutto sempre a modo nostro cioè senza compromessi con la coscienza – ha sottolineato Iannone – Così vado verso questa nuova sfida decisiva per la Nazione che riguarda lo sviluppo infrastrutturale e i trasporti. Porterò il mio contributo per l’avanzamento dell’Italia e per il superamento del ritardo del Mezzogiorno che proprio nelle infrastrutture deve trovare la ragione per il suo riscatto“.
Infine, Iannone ha evidenziato la sua intenzione: “Darò il mio contributo al Governo Meloni per realizzare il programma in questi settori strategici e mi metterò all’opera appena ricevute le deleghe. Chiedo scusa alla mia famiglia e a tutte le persone che amo per averle sacrificate sempre, ma in quell’angolo di mente c’è il loro spazio infinito e perenne. Già sanno che farò il mio dovere. La gloria si conquista, ma l’onore basta non perderlo. Vado già a mettermi al lavoro al Ministero”.