Si è svolto questa mattina, presso il Convitto Nazionale Tasso di Salerno, l’incontro tra i rappresentanti degli studenti provenienti da circa 60 scuole della provincia di Salerno e il Generale di Divisione dei Carabinieri, Giuseppe Governale, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia.
Durante l’incontro dal titolo “La mafia teme più la scuola o la Giustizia?“, il Generale Governale ha spiegato che vi è una crescita rilevante delle organizzazioni criminali, quali camorra, mafia e ‘ndrangheta e che tendono a espandersi. “Assistiamo a un ricambio generazionale importante in Campania, Sicilia e Calabria, e la presenza delle nuove leve è rilevante – dichiara il Generale Governale – Oggi la presenza dello Stato è sicuramente importante, ma lo Stato siamo noi e la nostra visione delle cose, per cui quando ci sono difficoltà dobbiamo stringerci e non essere individualisti“.
Il Generale Governale ha dato ai giovani studenti alcuni elementi di lettura su come affrontare l’argomento delle mafie, citando aneddoti dei due conflitti mondiali, portando alla luce interpretazioni e idee della mafia che hanno avuto uomini politici come Luigi Sturzo, Vittorio Emanuele Orlando e Mario Scelba, e raccontando il lavoro svolto dai magistrati Falcone e Borsellino e dal Generale Dalla Chiesa, vittime della mafia.
Inoltre durante il dibattito, il Generale ha proiettato due parti del film “Il Padrino“, invitando gli studenti a sentire le parole, ma soprattutto a osservare le espressioni del protagonista Vito Corleone, poiché queste scene descrivono in pochi minuti la mafia a inizio secolo scorso e quale tipo di cultura essa ha generato.
“Per contrastare la mafia bisogna far crescere il senso della cittadinanza, il senso civico, facendo in modo che la scuola diventi un momento fondamentale per conoscere la legalità – conclude il Generale – la futura classe dirigente sarete voi giovani e dovete impegnarvi a lottare, portando avanti le vostre idee e sforzandovi di ragionare con la vostra testa, senza farvi influenzare“.
– Rosanna Raimondo –