Nel pomeriggio di giovedì si è tenuto presso la sede del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro un incontro tra una delegazione del Comitato per il Riconoscimento IGP Carciofo Bianco del Tanagro e i vertici dell’Ente consortile. L’incontro era stato formalmente richiesto dal Presidente del Comitato, dottor Balbi, allo scopo di illustrare il progetto che stanno portando avanti con la Regione e il Ministero delle Politiche Agricole relativo al prestigioso riconoscimento del marchio comunitario del carciofo bianco e, al tempo stesso, per una disamina delle varie problematiche che attanagliano le imprese agricole coinvolte nel progetto e tra le quali assumono rilievo la mancanza di manodopera per la conduzione dei campi e di acqua per l’irrigazione.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate anche tematiche di nuove progettualità da avviare nei comprensori agricoli coinvolti nel progetto di riconoscimento dell’IGP (Ricigliano, San Gregorio Magno, Buccino, Padula, Sant’Arsenio, Atena Lucana, Polla, Pertosa, Auletta), dando priorità al territorio di Auletta dove si registra oggi la maggiore produzione del carciofo bianco e dove maggiormente si avverte l’esigenza da parte dei produttori di migliorare i sistemi irrigui in maniera da consolidare gli investimenti colturali in atto e creare i presupposti per un ampliamento delle superfici destinate alla coltivazione del carciofo bianco.
Al termine dell’incontro il Presidente del Comitato Balbi, parlando anche a nome della delegazione degli imprenditori agricoli presenti e del consulente agronomico del Comitato Carmine Maggio, ha dichiarato di essere molto soddisfatto sia per la celerità con cui il Consorzio ha accolto la loro richiesta sia per le tematiche affrontate durante la discussione. “Ho apprezzato molto la disponibilità del Consorzio – precisa Balbi – a rivolgere una propria attenzione progettuale a sostegno delle imprese agricole che fanno parte del Comitato IGP Carciofo Bianco del Tanagro, affrontando in primis il problema dell’irrigazione che è quello che maggiormente angoscia i nostri produttori. Sicuramente si potrà fare un ottimo lavoro, avendo il Consorzio dato la disponibilità a portare avanti un lavoro progettuale in sinergia con i vari soggetti del posto”.
Particolarmente soddisfatto anche il Presidente del Consorzio Beniamino Curcio: “Nel nostro comprensorio di Bonifica, allargato anche all’area del Tanagro, accanto a forme di agricoltura meglio strutturate e più competitive esiste un’agricoltura che potremmo definire eroica e che si identifica con quella delle aree più difficili dove, nonostante le sfide globali e la spinta frammentazione dei terreni, e nonostante le carenze strutturali, gestionali ed organizzative delle unità produttive, gli agricoltori continuano a coltivare le loro terre per mantenere vive produzioni di nicchia che si caratterizzano per la loro elevata distintività, qualità e forte legame con il territorio, come nel caso del carciofo bianco”.
“Un’agricoltura eroica che merita grande attenzione e alla quale va riconosciuto anche il prezioso ruolo di presidio territoriale, di salvaguardia della biodiversità agronomica e di tutela delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche. L’azione che sta portando avanti il Comitato è davvero meritoria – aggiunge Curcio – perché recuperare e rilanciare produzioni tipiche e di qualità come il carciofo bianco significa anche arginare il fenomeno dell’abbandono dei territori più marginali e mantenere vivo il tessuto produttivo e sociale delle nostre aree interne. E’ nostro dovere rivolgere la dovuta attenzione all’Area del Tanagro, aggiunta al tradizionale comprensorio di Bonifica del Vallo di Diano, riprogrammando obiettivi e mettendo in campo nuove strategie progettuali, coerenti con le specificità territoriali e con le sfide incombenti del clima, dei mercati e della transizione ecologica, anche attraverso un’azione condivisa tra Enti, imprese agricole, associazioni di categoria, portatori di interessi diffusi, dando priorità alle infrastrutture irrigue, imprescindibili per il mantenimento e il rilancio dell’attuale assetto produttivo agricolo, in un’ottica di sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.
“Oggi, in un contesto di evidenti mutamenti climatici cui sono legati episodi siccitosi sempre più frequenti, più lunghi e più intesi, non è pensabile poter parlare di agricoltura senza disporre di acqua per l’irrigazione – prosegue il Presidente Curcio -. Senza acqua non ci può essere agricoltura e soprattutto non ci può essere agricoltura di qualità. I produttori di carciofo dell’Area del Tanagro si trovano oggi in grosse difficoltà perché non è permesso loro di scavare pozzi, non riescono a prelevare acqua dal Tanagro e sono costretti, perciò, a condurre i propri terreni per lo più in regime asciutto, con risultati produttivi ed economici del tutto insoddisfacenti, se non addirittura mortificanti nelle annate più siccitose. Il progetto irriguo che abbiamo promosso e che a breve sarà attuato per il Comune di Pertosa rappresenta una risposta concreta alla problematica dell’accesso alla risorsa irrigua dell’Area del Basso Tanagro e già in fase di elaborazione è stato tecnicamente concepito per estendere la rete oltre il territorio di Pertosa. Come Consorzio intendiamo accompagnare l’impegno dei produttori agricoli. Lo faremo affrontando anzitutto il problema delle infrastrutture irrigue, partendo proprio da Auletta. A breve saranno effettuati dei sopralluoghi in loco con il Comitato per una verifica preliminare delle condizioni tecniche, ambientali e produttive in maniera da poter dare concreto e rapido avvio alle attività progettuali“.