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Il consigliere regionale Michele Cammarano consegna un respiratore all’ospedale di Polla

Annamaria Lotierzo 11 Giugno 2021

Ha avuto luogo questa mattina presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla la consegna di un respiratore da parte del Presidente della Commissione Aree Interne e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano. Un altro respiratore è stato donato all’ospedale di Roccadaspide e i due apparecchi sono stati acquistati con i soldi ottenuti dal taglio degli stipendi del Gruppo pentastellato alla Regione.

“Sono consegne che facciamo spesso durante l’anno, ora urgeva un intervento sulla sanità – dichiara il consigliere Cammarano – Sono soldi che noi destiniamo al pubblico e mi è sembrato opportuno per le due aree interne dotarle di un respiratore portatile. Chi vive in queste zone sa benissimo quanto è lungo fare 20 chilometri con le strade e le curve che abbiamo e questo respiratore può essere utile a salvare qualche vita in caso si dovrà soccorrere un paziente lontano dall’ospedale. Lo facciamo con amore e orgoglio. Mi piace molto destinare fondi alle nostre aree che spesso sono dimenticate dalla politica. Spero che con la nuova Commissione si possano cominciare a realizzare progetti seri per evitare lo spopolamento ma soprattutto per dignità e servizi in queste zone”.

Il consigliere regionale è intervenuto anche sulla questione riguardante il bisogno di medici chiarendo che “stiamo cercando di capire come risolvere il problema. Un’altra cosa che va fatta è una legge a livello nazionale che in qualche modo diversifichi le aree urbane da quelle rurali. Oggi le aree interne sono certificate a livello statale dalla SNAI (Strategia Nazionale delle Aree Interne). Abbiamo dei territori definiti dallo Stato che riconosce che sono aree interne e hanno carenza di servizi nei vari ambiti. I parametri vanno cambiati e vanno premiate le piccole aziende agricole a conduzione familiare e gli ospedali che riescono a servire un territorio vasto pur non avendo i mezzi né i medici. Bisogna variare i parametri dei concorsi perché il medico che vince il concorso e viene destinato a Polla rimanga qui per un periodo di tempo abbastanza lungo e non chieda il trasferimento dopo qualche mese”.

“Il regalo è importantissimo perché è un momento di vicinanza ad un ospedale estremamente dislocato – commenta il Direttore Sanitario Luigi Mandia – Non dimentichiamo di essere periferia e zona interna e nel momento in cui facciamo queste considerazioni abbiamo piena consapevolezza di avere bisogno del sostegno che ci giunge oggi e che ci permette di dare delle risposte a questa gente che altrove non potrebbe trovare. L’ospedale oggi rispetto a 6 anni fa è in condizioni migliori e riesce a rispondere bene alle emergenze. I vertici dell’ASL di Salerno stanno lavorando sul bisogno di medici e strumenti, nei prossimi giorni dovremmo avere risposte”.

Come annunciato dal Direttore Sanitario l’apparecchio verrà posizionato nel Reparto di Terapia Intensiva.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Francesco Cavallone che ha ringraziato il consigliere per il dono e ha sottolineato che questi sono degli aiuti “indispensabili e vitali perché a volte, al di là dei soldi, i meccanismi burocratici che portano all’acquisto della strumentazione sono molto più complicati. Credo che attraverso questo comportamento sinergico tra i vari Enti presenti sul territorio si possano raggiungere molti obiettivi. È un momento particolare e credo sia un bel segno di vitalità e di ripartenza”.

Presenti anche il sindaco di Polla Massimo Loviso e il consigliere con delega alla Sanità e pediatra dell’ospedale Antonio Filpo. “È un momento delicato ma che ci deve spronare a fare in modo che l’ospedale anche in futuro possa essere al passo con i tempi – commenta il primo cittadino – Ringrazio l’onorevole Cammarano per questo apparecchio che arricchisce la nostra dotazione strumentale. Il discorso delle aree interne è molto importante e avere le necessarie attività sanitarie anche nelle nostre zone è una cosa imprescindibile. Anche le zone lontane dai grandi centri devono avere necessaria collocazione e risposte ai bisogni dei nostri concittadini”.

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