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Il Comune di Ruoti dona televisori ai nuovi ospedali Covid destinati dal Qatar alla Basilicata

Chiara Di Miele 8 Giugno 2020

Ruoti è uno dei 5 paesi lucani che ha contribuito e sostenuto le iniziative messe in campo dall’associazione lucana “Dalla Basilicata all’Italia, gestione Covid-19 e noi non ci stiamo” fondata da Rita Marsico e Francesco Pappalardo in onore di tutti i lucani scomparsi in questa emergenza sanitaria e nata per sostenere ed aiutare le persone che si trovano in difficoltà in questo momento.

Numerosi i progetti organizzati e realizzati, come la spesa sospesa per persone in difficoltà economiche, consulenze professionali di ogni genere, acquisto di tulipani per le vittime da Covid e donazioni di 18 TV ai nuovi reparti Covid del “San Carlo” di Potenza. Proprio in quest’ultima iniziativa, Ruoti ha voluto dare il suo contributo per sostenere le spese di acquisto dei televisori per i nuovi ospedali donati dal Qatar alla Regione Basilicata.

Nei giorni scorsi, come ringraziamento, l’associazione ha fatto visita alla comunità di Ruoti, accolta dal sindaco Annamaria Scalise insieme agli alunni della classe II A dell’Istituto “Carlucci” con la docente coordinatrice Maria Giovanna Telesca. Nel progetto di presentazione del territorio, il Sindaco, insieme al Dirigente scolastico Lorenzo Rispoli, ha fortemente voluto che fossero proprio gli alunni a presentare il percorso culturale e di tradizioni locali per far riscoprire il proprio paese in cui vi è tanta storia da vedere e folclore da rivivere, grazie anche all’apporto dell’associazione locale “Recupero Tradizioni Ruotesi“.

“A nome mio, dell’Amministrazione e di tutta la comunità ringrazio l’associazione ‘Dalla Basilicata all’Italia gestione Covid-19’ per tutto quello che hanno fatto e stanno continuando a fare per il popolo lucano – ha dichiarato il sindaco Scalise – Il Comune di Ruoti ha voluto partecipare con un semplice atto di amore nei confronti dei lucani, perché uniti possiamo fare la differenza; ho ritenuto fondamentale far partecipare gli alunni in questa iniziativa, perché in questo momento di emergenza sono stati coloro che hanno accettato tutto e rinunciato a tutto. I ragazzi hanno fatto uno sforzo enorme, si sono adattati alla didattica a distanza, perciò ho voluto dare loro la possibilità di fare un’attività scolastica simbolica in presenza con tutte le precauzioni previste. Ritengo fondamentale per la ripartenza di un paese ricominciare dalla scuola e dai nostri giovani“.

– Chiara Di Miele –

 

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