“Non ho mai mollato e mai lo farò” è la scritta che campeggia da un lato della t-shirt con il numero 7. All’altezza del cuore il nome Lorenzo. Ad indossarla gli amici ed i compagni di scuola di Lorenzo Pio Coronato, i quali in un clima di grande commozione, allo stadio Buxentum di Policastro Bussentino, hanno ricordato il 18enne di Ispani morto lo scorso agosto per le gravi conseguenze di un incidente stradale, con una serie di brevi partite di calcio sul sintetico dell’impianto sportivo a pochi passi dal mare.
Ma al di là del memorial, qualcosa, almeno in termini di dichiarazioni di intenti, inizia ad intravedersi. Il sindaco di Ispani, Franco Giudice, ha infatti preso un impegno sia con la madre di Lorenzo Pio, Maria Therese Mega, la quale aveva chiesto agli enti ed alle istituzioni locali un tavolo tecnico sulla sicurezza stradale, che anche con Pietrina Paladino, mamma di Maria Dorotea Di Sia morta nel maggio 2014 sulle strade di Bisceglie. Entrambe, proprio attraverso Ondanews, avevano lanciato nei giorni scorsi un appello in tal senso.
In campo, in bianco e nero (i colori della Juventus per cui Lorenzo faceva il tifo) gli amici di Coronato, e in rossoblu la compagine dell’Asd Ispani, formazione che milita nel campionato provinciale di Terza Categoria.
Lorenzo era una grande promessa del calcio e giocava come trequartista nelle giovanili del Santa Maria. Aveva come modello Cristiano Ronaldo ma, come sottolineano la madre ed i suoi amici, lavorava sodo facendo enormi sacrifici tra scuola e calcio. A bordo campo anche il padre di Lorenzo Pio, Carlo, e la fidanzatina Linda.
Ed alcuni suoi amici hanno voluto raccontare ad Ondanews chi era Lorenzo.
“Voleva inseguire i propri sogni con qualsiasi mezzo e qualsiasi possibilità – dice Robert – Voleva fare il calciatore e si impegnava tantissimo. Anch’io sto facendo come lui, cercando di portare avanti il mio sogno di diventare un buon portiere, con Lorenzo che da lassù mi sosterrà. Mi ha insegnato a non mollare ed a lasciare il segno in ogni cosa. La morte di Lorenzo spero che serva a far aprire gli occhi a tanti sulle nostre strade”.
“Conoscere Lorenzo significa conoscere un mondo nuovo. Quello che ci ricorda Lorenzo è che per avere un mondo migliore bisogna lottare uniti con amore per il prossimo – dice Francesco Granato – Lorenzo deve arrivare ai cuori di chi amministra ed ha potere decisionale in queste zone sui temi della sicurezza stradale. Ci sono persone belle e positive in questo Cilento e bisogna utilizzare le loro potenzialità con unione e cooperazione per obiettivi concreti e necessari alla crescita della nostra società. Lorenzo ci ha dato la spinta iniziale. Ora dobbiamo solo seguirlo”.