“Gli scavi di Velia, la torre e il museo a monte sono raggiungibili? Quasi! Rispetto alle segnalazioni precedenti è stato fatto un passo avanti” lo rende noto Christian Durso, giovane affetto da una disabilità motoria, che aveva inviato una nota alle autorità competenti per chiedere di rendere accessibili e sicuri alle persone in carrozzina gli scavi nel comune di Ascea.
“A maggio di quest’anno era totalmente irraggiungibile la parte più alta degli scavi di Elea-Velia per una persona con disabilità che si spostava su sedia a rotelle – continua – In seguito alle numerose segnalazioni che ho fatto e proprio giusto in occasione della visita del Ministro della Cultura è stato realizzato un sentiero in terra battuta accanto alle scalinate. Era il paradosso che avevo segnalato e cioè che erano state realizzate delle scale dove si poteva però costruire uno scivolo. Bisogna dire che si potrebbe migliorare ancora questo sentiero perché ci sono ancora avvallamenti ed impervietà che allo stato attuale forse si possono ritenere percorribili solo con una sedia a rotelle a motore”.
Come sottolineato, il Parco Archeologico si è dotato anche di una sedia a rotelle più adatta per gli sterrati. “Tuttavia avrei preferito vedere una sedia del genere ma guidabile tramite joystick, perché quella di cui si è dotato il Parco di Elea-Velia ha una sorta di manubrio che non può essere gestito da persone che hanno gravi difficoltà di movimento delle mani e braccia. A prescindere, ieri ci è stato riferito che non era neppure funzionante questa carrozzina. Sarebbe inoltre auspicabile, dal momento che si presume uno spostamento su un’altra carrozzina, che il Parco si doti anche di un sollevatore per persone con disabilità”.
Nell’area a valle dove c’è lo scivolo in alluminio, la griglia con l’apertura non è stata ancora sistemata e per Christian sarebbe stato bello che qualcosa in più fosse stata fatta, “non necessariamente proprio in occasione della visita di un Ministro”.
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08/05/2023 – “Rendere accessibili e sicuri gli scavi di Velia alle persone con disabilità”. La richiesta di Christian Durso