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Giovane carabiniere lucano ucciso durante una rapina in Umbria. La Cassazione mette fine al processo

Chiara Di Miele 27 Novembre 2024

La Corte di Cassazione dopo 18 anni mette fine al procedimento giudiziario sull’omicidio di Donato Fezzuoglio, il carabiniere di Bella ucciso a Umbertide (Perugia) il 30 gennaio del 2006 da un commando di banditi che aveva assaltato la filiale della banca Monte dei Paschi di Siena.

Sono stati condannati all’ergastolo l’ex primula rossa Raffaele Arzu e Pietro Pala, allevatore sardo che all’epoca dei fatti era residente in Umbria. Quest’ultimo si è sempre dichiarato innocente e aveva chiesto la revisione del processo attraverso i suoi legali.

L’istanza è stata rigettata dalla Corte d’Appello di Firenze perché la difesa non aveva presentato prove idonee a rovesciare i risultati acquisiti. Qualche giorno fa la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Pala.

Sia in primo che in secondo grado è stato accertato che fu proprio lui a esplodere il colpo di kalashnikov che uccise Fezzuoglio.

Il 30 gennaio 2006 il commando a bordo di un fuoristrada aveva sfondato la vetrata della banca. Fezzuoglio era nelle vicinanze insieme ad un collega e rimase coinvolto in uno scontro a fuoco con i banditi. Secondo i giudici Pala era a bordo di un’altra auto per coprire le spalle ai rapinatori e assicurargli la fuga. Costretto a lasciare l’auto, si fece strada sparando tra la gente e colpendo il giovane militare lucano.

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