Nel giorno del suo compleanno, si è voluto eternare il ricordo di Pina Laveglia, con una targa commemorativa affissa a Sanza, accanto al b&b che gestiva.
Giovane donna di Sanza, a marzo di quest’anno, a soli 42 anni Pina è stata stroncata dal cancro. Da mamma, moglie, amica, figlia e sorella ha commosso ieri tutti i presenti. Michele Cozzi, suo amico, Vito Fico, zio e presidente dell’associazione “Sanza Città della lavanda”, la sorella Antonella hanno contribuito a rinvigorire il ricordo di Pina con le loro parole.
Pina ha dedicato la sua vita alla promozione del territorio, alla rievocazione delle tradizioni legate alla raccolta della lavanda, quindi al “commito” e alla divulgazione del brand “Sanza, la città della lavanda”. La sua dedizione per il territorio ha trovato riscontro nell’adesione, col b&b di famiglia, al circuito della Via Silente: un progetto di cicloturismo lungo 600 km dagli Alburni al Cilento. Sanza rappresenta la quarta e la quinta tappa del percorso. L’evento è stato voluto proprio da Simona Ridolfi, Presidente della Via Silente.
Emozionante il momento dello scoprimento della targa che è spettato al figlio Francesco.
“Pina ha compreso lo spirito della Via Silente dal primo momento – commenta Simona Ridolfi – Ha incarnato l’accoglienza che noi professiamo. Non ho avuto bisogno di spiegarle niente perché aveva colto all’istante la nostra filosofia. Infatti i suoi ospiti si sono sentiti accolti da una famiglia, da un paese intero, non da una singola persona”.
Pina ha affrontato la vita con un sorriso smagliante che ha contagiato chiunque incontrasse. L’entusiasmo col quale ha vissuto si è propagato nella vita di tutta la comunità sanzese. “Pina amava la vita. Ancora una volta è riuscita ad unirci qui tutti – dice Antonella- Era lei la mia forza e sempre lei è stata l’anima pulsante del b&b”.
La scomparsa di Pina non vuol dire che sia diventata il nulla perché ciò che apparentemente muore, sparisce in realtà solo alla vista. La commozione generale di ieri ne è dimostrazione.
– Ornella Bonomo –