Si discute ancora una volta di Fonderie Pisano in Giunta regionale della Campania. Il tema è stato riportato in aula dall’assessore Bonavitacola e dal consigliere Michele Cammarano, secondo cui l’atteggiamento dell’azienda nei confronti dei cittadini sarebbe irresponsabile e irriguardoso.
Una posizione che resta ferma, quella della contrarietà, da parte degli esponenti regionali. A sostenere la loro tesi uno studio Spes che ha fornito dati inquietanti che dimostrano che nell’area di Fratte si sono registrati decessi per patologie collegabili con la presenza delle Fonderie Pisano e con i valori di metalli pesanti, come cadmio e mercurio, 5 volte superiori alla media, prodotti dallo stabilimento.
“Mi domando come mai, fino ad ora, non sia stato analizzato lo stato di salute degli operai delle Fonderie – ha affermato Cammarano – ho visto personalmente i risultati di alcune analisi e gli esiti sono incontrovertibili. Di fronte a questo scenario l’unica soluzione possibile è la chiusura del sito in tempi rapidi”.
A contraddire la situazione, invece, l’ultimo controllo dell’Arpac risalente al 1° marzo, che riporta che le emissioni risultano conformi ai valori autorizzati e riportati nel “Piano di monitoraggio e controllo”; ciò farebbe quindi non combaciare i dati degli atti e le percezioni reali di questa problematica ambientale.
“Il gestore delle Fonderie – specifica Cammarano – ha presentato in data 18 aprile istanza di verifica di assoggettabilità a VIA per una nuova installazione in area industriale del comune di Buccino, dove delocalizzare l’attuale installazione di via dei Greci di Salerno. Una previsione che avversiamo senza mezzi termini. Siamo e restiamo contrari ad ogni ipotesi di delocalizzazione delle Fonderie nell’area di Buccino o in altri territori a forte vocazione naturalistica”.