Skip to content

Ondanews Cloud

Primary Menu
  • HOME
Leggi le ultime notizie su Ondanews.it

Fonderie Pisano e inquinamento. Il Comitato Salute e Vita: “Chi si è sottoposto allo SPES ci invii i referti”

Zenda Cimino 19 Giugno 2022

Si è tenuta ieri la conferenza stampa sulla situazione relativa alla presenza delle Fonderie Pisano a cura del Comitato Salute e Vita di Salerno ed altri relatori. Il primo argomento affrontato ha riguardato il comportamento omissivo e l’assenza di risposte da parte dell’ASL di Salerno.

“Con l’appoggio della onlus ‘Medicina Democratica’ ancora una volta proveremo a fare proposte e a dare risposte – ha dichiarato Lorenzo Forte, presidente di Salute e Vita – stavolta grazie anche alla disponibilità del professore Antonio Marfella, oncologo dell’Istituto Pascale di Napoli, a tutti i cittadini che chiedono aiuto ed in generale alla popolazione coinvolta dai danni provocati dalle Fonderie Pisano, che anche in questi giorni non hanno smesso di avvelenare l’aria che respiriamo. Come spiegato dal dottor Paolo Fierro, vicepresidente nazionale di ‘Medicina Democratica’, tutta la vicenda delle Fonderie Pisano ha dato vita, tra le tante questioni legali ed ambientali, ad uno studio di biomonitoraggio sugli abitanti della Valle dell’Irno, lo Studio SPES appunto, prodotto dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici, dall’Istituto Pascale, dall’Università Federico II e dalla Regione Campania, che ha segnalato, come dato generale, un eccesso di metalli pesanti nel sangue dei 400 volontari della Valle dell’Irno. Un elemento che potrebbe dare dei risvolti clinici gravi anche a distanza. Questi soggetti, giustamente allarmati, avevano chiesto la sorveglianza, l’esame clinico, la consulenza tossicologica o magari una valutazione generica, eppure, secondo l’ASL di Salerno, sicuramente al corrente dello studio in questione, poiché i prelievi erano stati effettuati su soggetti asintomatici ed in buona salute, non si ravvedeva la necessità di intraprendere alcuna indagine supplementare o sorveglianza sanitaria. Riteniamo questo atteggiamento del tutto irresponsabile in presenza di un disastro ambientale dimostrato da numerosi dati ed avvertiamo i responsabili che, ove si rilevassero casi di rischi per la salute o insorgenza di patologia correlabile ai metalli pesanti nei soggetti esposti, ricorreremo per vie legali per colpevole ritardo delle necessarie pratiche di prevenzione e diagnosi precoce”.

Dunque l’invito del Comitato a coloro che sono stati protagonisti dello Studio SPES: “Non potendo, per ovvi motivi di privacy, accedere ai dati dei 400 cittadini rappresentativi dei 30.000 del cluster Valle dell’Irno che si sono sottoposti allo Studio SPES, ci rivolgiamo direttamente a loro e chiediamo di recuperare i propri referti, richiedendoli agli indirizzi urp@cert.izsmportici.it e direzionesanitaria@izsmportici.it; dopodiché, di contattarci al numero 328/3347836 o via email all’indirizzo comitatoassociazionesalutevita@gmail.com. Non è certo nostro compito sostituirci a quel piano di monitoraggio, prevenzione e soprattutto disintossicazione che l’ASL di Salerno avrebbe dovuto mettere in piedi e non ha fatto, ma proveremo ugualmente, dato il gravissimo disimpegno dell’Azienda Sanitaria Locale, a supportare la popolazione esposta ai veleni delle Fonderie Pisano“.

La raccolta di schede anamnestiche e referti SPES sarà sottoposta all’esame di un esperto in tossicologia, il professor Antonio Marfella dell’Istituto Pascale, che effettuerà un primo esame clinico ai volontari che ne faranno richiesta. Entrare in questo programma non comporterà alcuna spesa a carico dei volontari e sarà garantita la privacy a tutti i livelli per questa e tutte le possibili operazioni conseguenti.

“A loro sarà richiesto – continua Forte – sempre nel rispetto della privacy di entrare in una valutazione statistica da utilizzare a livello scientifico e giudiziario sulla questione dell’inquinamento della Valle dell’Irno causata dalle fonderie. Condanniamo il disinteresse da parte dell’ASL di Salerno ed aggiungiamo che, nelle prossime settimane, presenteremo una risposta forte e decisa per andare fino in fondo ed inchiodare chi si comporta da burocrate e non da medico che ha il dovere di tutelare, in primis, la salute pubblica”.

Durante la conferenza stampa è stata poi presentata la prossima iniziativa, che si terrà l’11 luglio, per mantenere alta l’attenzione e continuare a sensibilizzare sull’annosa questione della grave situazione di disastro ambientale nella Valle dell’Irno: “Saremo in piazza Sant’Agostino a Salerno con un flash mob per sensibilizzare la popolazione e chiederemo la partecipazione dei cittadini liberi di questa città, ma anche dei consiglieri comunali di opposizione, di senatori, di deputati e di tutti coloro che intendono sostenerci. Chiederemo, ancora una volta, che venga fermata questa strage di innocenti che si ammalano a causa dell’inquinamento delle Fonderie Pisano, ma anche per la gravissima colpa del comportamento omissivo e complice delle Istituzioni. Dopo il flash mob vi sarà un focus a cui parteciperà, a sostegno della battaglia per la vita, per la salute e per l’ambiente, tra gli altri, Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli e con lui senatori, deputati e consiglieri comunali di opposizione, tutti insieme con l’obiettivo di chiudere le Fonderie Pisano ed inchiodare le Istituzioni alle loro responsabilità”.

Ultimo argomento affrontato è stato ancora una volta il tavolo di approfondimento tecnico del Comune di Salerno al quale il Comitato Salute e Vita non è stato invitato a partecipare.

  • Articolo correlato: 

119/05/2022 – Tavolo di approfondimento tecnico sulle Fonderie Pisano. L’Associazione “Salute e Vita”: “Non ne riconosciamo la legittimità”

Continue Reading

Previous: Assistenza negata ad una bimba autistica di Eboli. L’ASL condannata a rimborsare la famiglia
Next: A Sanza si insedia il rieletto sindaco Vittorio Esposito e nomina la Giunta

Archivi

Copyright © Onda News Srl | MoreNews by AF themes.