E’ stata firmata questa mattina presso la sede della Provincia di Potenza la “Carta della legalità” voluta dalla Fondazione Nazionale Antiusura “Interesse Uomo Onlus” e che ha visto protagonista il Presidente Christian Giordano come promotore della rete dei Comuni intervenuti ufficialmente per la sottoscrizione dell’atto ufficiale.
Il patto mira a contrastare l’usura e l’estorsione e i firmatari si impegnano a mettere in campo azioni concrete di sensibilizzazione, informazione e agevolazione a chi decide di denunciare o di attuare quotidianamente attività di contrasto a questi fenomeni. Nei principi della Carta sono previsti la costituzione di parte civile nei processi di mafia e in quelli di usura e racket, l’esonero dal pagamento dei tributi locali per chi decide di eliminare le slot nei propri esercizi commerciali e l’aumentare punteggio nelle gare ad avviso pubblico a chi denuncia.
“Come socio fondatore – ha dichiarato il Presidente Giordano – abbiamo espresso la nostra piena condivisione a partecipare e collaborare alle azioni concrete messe in campo per combattere l’usura. E soprattutto abbiamo coinvolto in primissimo piano gli amministratori locali che come antenne hanno il polso reale di quello che succede sul territorio. Su questo terreno continueremo ad operare con convinzione e senza sosta”.
Presenti all’evento anche il commissario nazionale del Governo per le iniziative antiracket Maria Grazia Nicolò, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ed i consiglieri provinciali Bufano, Pappalardo, Di Sanzo, Setaro, Laurino, Barbuzzi.
“Il Protocollo antiusura ed antiracket firmato qui in Basilicata – ha precisato il Prefetto Campanaro – è sempre aperto all’adesione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che manifestano interesse ed impegno alle finalità perseguite. Pertanto, l’ampliamento odierno alla rete dei sindaci consente di fare un importante salto di qualità nell’azione di prevenzione e contrasto, avvicinando le vittime di fenomeni usurai ed estorsivi ai veri gangli periferici, che sono appunto le nostre Amministrazioni locali. Sappiamo bene che estorsione ed usura sono fenomeni a basso tasso emersivo, come dimostrano i dati anche qui a Potenza delle denunce e delle richieste di accesso ai Fondi. Occorre lavorare tutti insieme, sindaci inclusi, per consentire alle vittime di recuperare il sentimento di fiducia, di non sentirsi abbandonate e di denunciare, invertendo decisamente la rotta attuale”.
Il Prefetto Campanaro ha ricordato i numeri della banca dati SDI interforze. In tutta la provincia di Potenza ci sono state 0 denunce per usura nel 2019, 3 nel 2020, 2 nel 2021ed altrettante nel 2022, per un totale di 7 denunce in quattro anni e solo 1 denuncia alla fine di settembre di questo annno. Appena più significativo è il dato delle denunce per estorsione: 46 nel 2019, 50 nel 2020, 51 nel 2021, 30 nel 2022 e 28 da inizio 2023. Dall’anno 2020, infine, non si registrano richieste di accesso ai Fondi di solidarietà.
“E’ determinante – ha sottolineato il Prefetto Nicolò – un cambiamento radicale di approccio e di mentalità, per poter cogliere a fondo il valore etico e morale della denuncia, quale strumento di affrancamento dalla criminalità organizzata che consente di riappropriarsi della propria libertà. Iniziative come quelle di oggi confermano che lo Stato è sempre presente, in tutte le sue articolazioni”.
Il Commissario Nicolò ha, infine, preannunciato che a breve verrà inviato ai Prefetti un vademecum elaborato dall’Osservatorio nazionale con l’indicazione di tutte le opportunità, in termini di ristoro, previste per le vittime che decidono di sporgere denuncia.