La menopausa è una fase naturale della vita a cui ogni donna va incontro. Tende a presentarsi normalmente intorno ai 45/55 anni di età, quando le ovaie smettono di produrre gli ormoni sessuali e il ciclo mestruale, insieme alla fertilità, termina.
Una certa percentuale di donne, circa l’8-10%, entra in menopausa prima dei 45 anni per diverse cause legate a disfunzioni dell’attività ovarica e questa condizione è nota come menopausa precoce.
In generale con il termine menopausa indichiamo l’ultima mestruazione della donna, che rientra nel climaterio, fase che inizia prima dell’interruzione definitiva e prosegue per diversi anni dopo l’ultima mestruazione. Questa fase è caratterizzata all’inizio da un periodo di irregolarità mestruale che può durare alcuni mesi o anni, in associazione ad altri sintomi tipici della menopausa, che possono proseguire anche dopo l’interruzione delle mestruazioni.
La riduzione dei livelli degli ormoni sessuali, in particolare degli estrogeni, si traduce difatti in una serie di risposte negative nell’organismo, dovute al ruolo che questi ormoni ricoprono in numerosi processi regolatori. Abbiamo così la perdita di quel vantaggio biologico che proteggeva la donna da alcune malattie: ad esempio si registra un aumento, nel periodo della menopausa e successivamente, del rischio cardiovascolare. Questo perché all’abbassarsi dei livelli plasmatici di estrogeni è correlata l’insorgenza di una serie di fattori di rischio quali l’aumento di colesterolo totale, in particolare il colesterolo cattivo (LDL), il peggioramento della funzione vascolare e l’aumento della pressione arteriosa. Tipica delle donne in questa fase della vita è l’insorgenza dell’osteoporosi, dove la riduzione della densità ossea è dovuta ai bassi livelli di estrogeni, che non svolgono quindi più il proprio effetto protettivo, associata alla fisiologica diminuzione di calcio a livello osseo dopo i 30 anni.
Nonostante non possa essere definita una malattia, la menopausa è caratterizzata da una serie di sintomi acuti, alcuni dei quali estremamente specifici e disagianti. I disturbi neurodegenerativi, le cosiddette “vampate”, sono temporanei innalzamenti della temperatura per l’aumento dell’afflusso sanguigno a livello dei vasi della cute, accompagnate da sudorazione e tachicardia. Queste rappresentano il sintomo più comune e fastidioso e possono presentarsi nell’arco della giornata e della notte, con frequenza variabile. Altri sintomi della menopausa rientrano nella sfera psicologica con ansia, irritabilità, disturbi della sessualità e insonnia. Questi sintomi possono manifestarsi come risposta alla mancanza di estrogeni, ma possono essere altri fattori ambientali e familiari a contribuire maggiormente.
Per contrastare gli effetti della riduzione di questi ormoni, nei casi più gravi è possibile intervenire con una terapia ormonale a base di estrogeni e progesterone. Anche l’omeopatia può venire in soccorso. Contro le vampate in generale si può intervenire assumendo Manganese- Cobalto e per contrastare le vampate che si manifestano tipicamente di sera è efficace utilizzare i granuli di Lachesis.
Di recente è disponibile in farmacia un integratore alimentare composto da Luppolo, Agnocasto e Cimicifuga. Questo svolge una duplice azione: quella sedativa in virtù dei flavonoidi contenuti nel Luppolo ed un’azione di contrasto dei disturbi tipici della menopausa per azione dei glicosidi triterpenici contenuti nella Cimicifuga e dei flavonoidi contenuti nell’Agnocasto che simulano l’azione degli estrogeni.