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Farmacia 3.0 – i rimedi naturali per la parassitosi intestinale

Claudia Monaco 17 Gennaio 2020

Le parassitosi intestinali rappresentano un evento molto comune tendente a ripresentarsi nel tempo e che ha come bersaglio preferito l’età pediatrica in epoca scolare.

I parassiti intestinali possono penetrare nell’organismo attraverso l’ingestione di cibi crudi, poco cotti, soprattutto le carni, o non adeguatamente lavati. A volte, comunque, anche la stessa acqua diviene un veicolo di trasmissione.

Tra le parassitosi più frequenti annoveriamo quelle da Ossiuri, i cui sintomi sono rappresentati essenzialmente da prurito anale, irritabilità, anoressia e insonnia e da Giardiasi, molto diffusa negli USA, che genera crampi addominali, diarrea esplosiva, vomito e febbricola.

Come detto, i parassiti intestinali colpiscono elettivamente i bambini per le minori difese immunitarie e l’attitudine a portare ingenuamente alla bocca mani non adeguatamente pulite e i soggetti immuno-compromessi. E’ quindi evidente che può essere utile ricorrere all’omeopatia per affrontare il problema, e questo non tanto in occasione di un primo episodio, che si risolve efficacemente con il trattamento farmacologico tradizionale bensì quando la parassitosi diventa recidivante o, in alcuni casi, cronica.

Tra i rimedi omeopatici più utilizzati si segnala Cina, una artemisia, indicata per i bambini nei quali è stata verificata positività per le uova di ossiuri nelle feci, in cui si rivelano irrequietezza, irritabilità e tremendo desiderio di grattarsi l’ano nonché la forte tendenza a digrignare i denti durante il sonno.

Anche Spigelia anthelmia è considerata un farmaco omeopatico di parassitosi, quando il soggetto lamenta cefalee nevralgiche molto forti, specie sul lato sinistro, dolori al torace dallo stesso lato, stipsi e dolori articolari migranti. Santoninum è un rimedio omeopatico derivato dalla Santonina, un farmaco che in passato era spesso utilizzato dalla medicina convenzionale come antielmintico in quanto paralizzando i vermi ne consentiva l’espulsione dal corpo.

Non va dimenticato che la variazione di alimentazione e l’uso di probiotici, con il conseguente miglioramento del pH intestinale, rappresentano coadiuvanti essenziali nella prospettiva di eradicazione definitiva.

Bibliografia: www.starbene.it – www.my-personaltrainer.it – www.msdmanuals.com


Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria

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