Il 56% dei fumatori italiani ha iniziato con le sigarette prima di compiere 18 anni. Sette giovani su 10 sostengono di aver cominciato per imitare gli amici e i compagni di classe.
Il 7% lo ha fatto per sentirsi più grande, il 6% perché influenzato negativamente da genitori o parenti a loro volta tabagisti. Per cercare di limitare il più possibile questo stile di vita cosi scorretto, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) lancia la seconda edizione della campagna educazionale “Con le sigarette…Meglio Smettere 2.0”.
Gli oncologi andranno nelle scuole medie inferiori e superiori per spiegare ai ragazzi tutti i pericoli per il benessere che derivano dal consumo di prodotti a base di tabacco. Verrà distribuito materiale informativo, realizzata attività di formazione degli insegnanti e, soprattutto, verrà condotta una grande campagna sui social media, dove, fra l’altro, sarà indetto un concorso per la migliore foto realizzata contro il fumo.
Flavia Pennetta, protagonista lo scorso anno di uno spot antifumo, sarà di nuovo la testimonial del progetto e verrà affiancata dall’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri.
Anche una singola sigaretta, magari accesa per gioco, può essere fatale e condannare una persona ad un vizio che dura tutta la vita. Come tutte le dipendenze anche quella da nicotina diventa più forte con il passare degli anni. Il fumo è un fattore di rischio oncologico importante che solo nel nostro Paese provoca 100mila nuovi tumori l’anno.
C’è anche troppa ignoranza e sottovalutazione dei reali rischi per la salute. Uno studente su due è convinto che fumare provochi solo febbre, tosse e mal di stomaco.
Ma la realtà è molto diversa. Il tumore del polmone è la neoplasia più strettamente collegata al tabagismo. Il numero di nuovi casi aumenta del 2,6% l’anno tra le donne, mentre assistiamo ad una riduzione tra gli uomini. E’ tutta colpa del fumo, un’abitudine che una volta era quasi esclusivamente maschile mentre ormai interessa ben il 17% delle italiane. Le sigarette non danneggiano solo l’apparato respiratorio, ma anche tutto il resto dell’organismo. Il fumo di tabacco incrementa il rischio di sviluppare tumori della vescica, distretto testa-collo e pancreas.
Bibliografia: www.lastampa.it–www.improntaunikaa.it– www.contattolab.it– www.blastingnews.com
Farmacia 3.0 – Rubrica a cura del dott. Alberto Di Muria