Continuiamo a riscontrare troppe, inaccettabili differenze nella qualità dell’assistenza sanitaria da Regione a Regione. In alcune realtà bisogna scegliere se accontentarsi di un’assistenza sanitaria non adeguata e non tempestiva, mettendo a rischio le chance di sopravvivenza, o se affrontare spese ingenti per andarsi a curare altrove. Tutto questo è ingiusto e inaccettabile ed è in palese contrasto con gli articoli 3 e 32 della Costituzione che sanciscono l’uguaglianza dei cittadini e la salute come diritto.
Il divario tra Nord e Sud, alla base della migrazione sanitaria, è uno degli aspetti strutturali del Servizio Sanitario italiano che, pur piazzandosi ai primi posti nei principali indicatori internazionali da decenni, non riesce a gestire le carenze reali e percepite nell’assistenza che colpiscono soprattutto le Regioni meridionali. Nel corso del 2012 sono stati oltre 770 mila gli italiani ricoverati in una Regione diversa da quella di appartenenza. Al Sud tutte le Regioni, tranne il Molise, hanno un saldo negativo.
Anche nella prevenzione del cancro l’Italia continua ad andare a due velocità. Durante il convegno dell’Osservatorio Nazionale Screening, tenutosi a Perugia, sono stati resi noti i numeri che illustrano, da un lato, quanto le Regioni si sono organizzate per offrire gratuitamente ai cittadini, tramite i programmi di screening, i test per la diagnosi precoce di tumore al seno, colon e cervice uterina; dall’altro, quanto i cittadini che ricevono l’invito partecipino e vadano a fare gli esami. Anche qui si conferma ciò che vediamo da anni, purtroppo: c’è una marcata differenza di copertura fra il Centro-Nord e il Sud.
Ovvero, in pratica, molti più abitanti delle regioni centrosettentrionali ricevono l’invito a fare gratis i test che permettono di scoprire precocemente l’eventuale presenza di un tumore (e di salvarsi la vita). Chi risiede al Sud è meno “fortunato”: le Regioni non si organizzano e l’invito a casa non arriva. Ricordiamo che lo screening è un servizio compreso nei Livelli Essenziali di Assistenza, cioè nelle prestazioni sanitarie che spettano a tutti i cittadini indipendentemente dalla regione di residenza.
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