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Evasione e indebita detrazione fiscale.Sequestrati beni per oltre 205mila euro ad una società di Potenza

Chiara Di Miele 14 Novembre 2018

I Finanzieri del Comando Provinciale di Potenza hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Potenza, nei confronti del legale rappresentante e degli amministratori di fatto di una società di costruzioni di Potenza, tutti indagati per violazioni tributarie di natura penale in materia di imposizione diretta e indiretta. L’esecuzione della misura costituisce l’epilogo di una complessa e articolata attività ispettiva condotta dalle Fiamme Gialle del capoluogo, nel periodo marzo 2017/aprile 2018, che hanno accertato, oltre l’omissione della presentazione della dichiarazione per l’anno 2016 ai fini delle imposte sui redditi, l’utilizzo, da parte della società controllata, di una fattura fiscale passiva, riconducibile ad operazioni inesistenti, dell’importo di oltre 400.000 euro, annotata e conservata in contabilità, artatamente predisposta, con i dati di una società fallita nel 2015, per conseguire indebite detrazioni IVA.

La Procura della Repubblica di Potenza, condividendo in pieno gli assunti investigativi prospettati dai Finanzieri in ordine all’acquisizione di dati ed elementi integranti ipotesi di reati fiscali, ha richiesto nello scorso mese di luglio l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili degli illeciti contestati, nonché il sequestro preventivo per equivalente, finalizzato alla confisca, sino all’importo di 300.000 euro, pari al profitto dei reati, delle disponibilità patrimoniali e finanziarie in capo agli indagati. Con il provvedimento del G.I.P. di Potenza, quindi, nei confronti di due soggetti campani, un 37enne del Casertano e un 33enne del Napoletano, entrambi già rappresentanti legali della società ispezionata, è stata applicata la misura della sospensione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, rispettivamente per 12 e 24 mesi, ed ancora, nei confronti degli stessi e del terzo indagato, un 46enne lucano, sono stati cautelati beni mobili, immobili e risorse finanziarie nella loro titolarità e disponibilità per una capienza complessiva di oltre 205.000 euro.

L’indagine si inserisce nell’ambito dell’azione di contrasto agli illeciti economici e finanziari a garanzia di uguaglianza ed equità fiscale, a tutela dell’economia sana e degli imprenditori onesti, effettuata dalla Procura della Repubblica di Potenza in sinergia con la Guardia di Finanza contribuendo in tal modo all’effettivo recupero di risorse sottratte al bilancio nazionale.

– Chiara Di Miele –

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