Potrebbero essere circa 250 i selecontrollori che nei prossimi mesi saranno abilitati alla caccia selettiva dei cinghiali nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Ad annunciarlo è il Presidente del Parco Tommaso Pellegrino. “Entro aprile – ha spiegato – saranno ultimate le prove di esame per i cacciatori che si sono iscritti al corso. E’ una tappa importantissima per affrontare in modo concreto il problema della eccessiva presenza di cinghiali. Stiamo lavorando per i centri di cattura che saranno attivati nei comuni e sono allo studio degli accordi per arrivare alla commercializzazione della carne che sarĂ sottoposta, prima di essere messa in commercio, a severissimi controlli da parte dell’ASL”.
Il Parco si è mosso in linea con quanto previsto dalla Regione Campania che, nei giorni scorsi, ha pubblicato il decreto per l’istituzione dell’Albo dei cacciatori abilitati alla caccia di selezione con metodi selettivi e degli operatori/coadiutori faunistici.
I corsi, ai quali seguirà un esame, permetteranno di far nascere 5 figure: cacciatore di ungulati con metodi selettivi, coadiutore al controllo del cinghiale, coadiutore faunistico addetto al controllo e monitoraggio della fauna selvatica, conduttore cane limiere e conduttore cane da traccia.
– Erminio Cioffi –