Un nuovo piccolo miracolo all’ospedale“San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dove una donna straniera ha dato alla luce tre gemelli.
Karime Hafide, 38enne di nazionalità marocchina, già madre di tre figli con gravidanza trigemina e sposata con Bounaim Mohamed, operaio 41enne, è stata inizialmente ricoverata nell’ospedale di Sarno ma, successivamente, è stata trasferita in urgenza al reparto di Gravidanza a rischio del Ruggi diretto dal professore Raffaele Petta.
La donna è stata immediatamente portata in sala operatoria: la prima a nascere è stata Sahar con un peso di 1.410 chilogrammi, poi Saifeddine con un peso di 1530 chilogrammi ed infine Samar con un peso di 1.490 chilogrammi.
Poiché l’utero era molto dilatato per la presenza dei tre neonati, si è verificata un’imponente emorragia e sono state necessarie diverse trasfusioni di sangue.
“La gravidanza trigemina – dichiara il professore Petta – si verifica raramente, circa un caso su 6.400 gravidanze. Si tratta di gravidanza ad alto rischio perché possono essere complicate da gestosi, ipertensione, minaccia di parto prematuro, diabete. L’eccezionalità del caso è legata al fatto che questa gravidanza trigemina è insorta spontaneamente e non legata a tecniche di fecondazione assistita. Noi abbiamo trattato diverse gravidanze trigemine e siamo tra i Centri Italiani di riferimento per le Gravidanze Multiple. Dobbiamo riconoscere che i risultati ottenuti sono stati raggiunti grazie ad una perfetta sintonia tra l’équipe della Gravidanza a Rischio e quella della della Neonatologia che svolge un lavoro eccellente”.
“Quello che mi ha colpito è stato il decoro e la dignità di questa famiglia perfettamente integrata che, pur non navigando nell’oro, ha deciso di portare avanti una gravidanza con tre gemellini – ha poi spiegato Petta – Assolutamente non hanno preso in considerazione di interrompere la gravidanza. Certo, sei figli da accudire non è una cosa semplice in una famiglia monoreddito. Quando il papà mi ha chiesto timidamente se lo Stato era vicino a questa famiglia numerosa ho risposto che non lo sapevo. Sapevo, però, quanto sono generosi gli italiani”.
È stata quindi avviata una gara di solidarietà per la famiglia: “Aiutiamoli anche con vestitini – è l’appello del dottore Petta – generi di conforto e tutto quello che può essere utile dimostrando la solidarietà vera verso chi silenziosamente chiede aiuto e non quella falsa ed ipocrita dei talk-show”.
– Claudia Monaco –