E’ stata chiesta una condanna a 16 anni di reclusione per il medico in servizio presso un hospice di Eboli, accusato di omicidio volontario poiché avrebbe somministrato una dose eccessiva di un farmaco (Midazolan) ad un paziente in fin di vita, causandone la morte che è avvenuta il 18 gennaio 2018.
Come si legge su “Il Mattino”, secondo la pm Bianca Rinaldi, non ci sarebbero dubbi sul fatto che il professionista avrebbe “accelerato la morte del 28enne piuttosto che addormentarlo, con la sedazione profonda, in attesa del suo ultimo respiro”.
Secondo il magistrato che si è pronunciato ieri, il medico non si sarebbe attenuto alle linee guida della procedura medica che, attraverso la sedazione palliativa continua, consente di morire naturalmente senza provare dolore.
Inoltre la pm avrebbe contestato il mancato consenso per la sedazione e la ricostruzione puntuale riguardo alle modalità di somministrazione dei medicinali.
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