Richieste di ‘stabilizzazione’ in massa da parte dei medici del DEU 118. È quanto emerge dalla presa d’atto delle domande pervenute all’ASP, un evento che non ha precedenti. Il documento (l’elenco degli ammessi/esclusi) esprime, in sintesi, l’esigenza da parte dei medici del 118 di avere una stabilità nel sistema di emergenza territoriale. Un disagio maturato negli anni che non ha trovato alcuna soluzione.
Più volte UIL FPL e SMI Basilicata hanno segnalato i disagi che la precarietà ha causato negli anni al personale medico del 118 che, in più occasioni, si è trovato “costretto ad emigrare o, nella migliore delle situazioni, a fare scelte drastiche come quella di ‘rientrare’ in guardia medica, tanto da costringere i pochi rimasti ad inoltrare le istanze di stabilizzazione attraverso la partecipazione in massa all’avviso di ricognizione indetto dall’ASP“.
“Alla luce di questi spiacevoli segnali cosa si aspetta ad intervenire? – domandano Raffaele Pisani e Vincenzo Filitti, rispettivamente di UIL FPL e SMI -. Speravamo che la direzione ASP e l’assessorato riscontrassero le nostre reiterate richieste di intervento che, in più occasioni, andavano verso la direzione di individuare le cosiddette ‘zone carenti‘. Un malcontento che a quanto pare è diventato contagioso, visto il numero delle domande di partecipazione al suddetto avviso. Nel caso in cui avesse avuto corso si sarebbe risolto il grande problema del turnover dei medici del ‘118’ con la conseguente chiusura di un gran numero di postazioni medicalizzate“.
La UIL FPL e lo SMI, alla luce dell’ennesimo campanello di allarme, chiedono di affrontare il tema per mettere fine a tale precarietà, prima che sia troppo tardi.
“Individuare delle possibili soluzioni coinvolgendo le parti sociali e l’ASP –concludono -, è un dovere delle Istituzioni a cui non ci si può sottrarre, continuando a fingere di non sapere“.
– Paola Federico –