Sono ore di profondo dolore nella comunità di Capaccio Paestum per la tragica morte del 15enne Pietro Spizzico, trovato nella tarda serata di lunedì sotto la propria abitazione privo di sensi e riverso in una pozza di sangue.
Un destino crudele ha strappato alla vita l’adolescente, le cui condizioni dopo il ritrovamento sono da subito apparse critiche e che non hanno trovato nessun miglioramento in ospedale, dove dopo ore di agonia è stata appurata la morte cerebrale. Ferite troppo gravi quelle riportate a causa del violento impatto al suolo.
La comunità, gli amici, i compagni di calcio e i familiari si erano stretti nella giornata di ieri in preghiera nella speranza che le condizioni del giovane potessero migliorare, ma proprio durante il corteo organizzato da don Mimmo De Vita, nel capoluogo del paese, è arrivata la tragica notizia. Pietro ha lasciato nello sconforto del dolore la mamma Ilenia, il papà Maurizio, il fratello Alessandro, le sorelle Donatella e Luce. Quest’ultima ha scritto: “Angioletto mio, ti ricorderò sempre come il burlone di casa, la mia spalla destra. Il tuo sorriso mi faceva stare bene e questo era l’importante. La vita è ingiusta e ti ha portato via da me così presto, ma so che tu sarai sempre la persona sorridente che conosco e proteggerai tutti noi, tutta la tua famiglia. Non mi sembra ancora reale tutto ciò, sembra un sogno da cui ancora non ci siamo svegliati”.
La famiglia ha acconsentito con un gesto estremamente altruistico all’espianto degli organi che daranno così un’opportunità di vita ad altre persone.
Il 15enne frequentava l’Istituto d’Istruzione Superiore Ipsar “Piranei” a Capaccio, era appassionato di calcio ed era una giovane promessa dello sport. Strazio e sgomento tra amici, familiari e conoscenti che dopo le innumerevoli preghiere hanno lasciato per lui accorati messaggi di cordoglio.
“Non è possibile, non vogliamo crederci e non ce ne faremo mai una ragione – scrivono dalla scuola – Abbiamo pregato, abbiamo sperato, ma nulla. Ci hai lasciati… Allegro, sorridente, mago della lim, burlone quanto bastava, sportivo, collezionista di magliette, amico di tutti… questa l’immagine di te nel cuore di ciascuno di noi. Volevamo riaverti con noi, sorridente, solare e socievole come eri sempre. Pietro, non è possibile! Non è giusto! Non puoi averci lasciato! Non puoi non essere più con noi! Questi gli unici nostri pensieri. Pietro, non puoi essere andato via così giovane… non è giusto. Il gesto meraviglioso dei tuoi genitori farà sì che vivrai altre vite e non una sola. Solo qui dobbiamo trovare consolazione e solo qui possiamo. Sei ora un angelo, un fiore nel giardino del Signore… aiuta la tua mamma ad andare avanti, il tuo papà, tua sorella, la tua famiglia tutta e tutti noi… Ciao Pietro, resterai sempre nostro”.
Rammarico anche per l’Asd Castel San Lorenzo, squadra in cui Pietro giocava, che scrive: “La notizia che non avremmo mai voluto dare è giunta. Il nostro bomber non ce l’ha fatta. Pietro ha dato tutto per la maglia della nostra squadra, ha sudato, lottato, combattuto e segnato. I compagni lo ricordano come quello che era pronto a scherzare e divertirsi, ma anche come quello che dava tutto per la maglia. Il presidente, lo staff, i giocatori e i tifosi tutti esprimono le loro più sentite condoglianze alla famiglia. Pietro sarai per sempre figlio di questa squadra e verrai ricordato per sempre come il nostro bomber o, visto il tuo tifo sfegatato per la Roma, il nostro Artem Dovbyk. Fai buon viaggio“.
E’ ora atteso un eventuale esame autoptico sulla salma per poter fare maggiore chiarezza sulla vicenda, mentre proseguono le indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Agropoli che dovranno ricostruire gli ultimi istanti di vita di Pietro. L’ipotesi più accreditata sembrerebbe essere una caduta dai piani superiori della palazzina in cui viveva. Al vaglio degli inquirenti tutti i dispositivi elettronici del 15enne, ascoltati anche gli amici. Solo dopo tutti gli accertamenti il corpo sarà restituito ai familiari per la celebrazione dei funerali.
- Articolo correlato:
02/04/2025 – Morto in ospedale dopo ore di agonia il 15enne trovato in una pozza di sangue a Capaccio