Il sindaco di Roscigno Pino Palmieri interviene in merito all’emergenza cinghiali che, sempre di più, sta tenendo banco in queste settimane soprattutto a causa degli ingenti danni alle coltivazioni denunciati da numerosi contadini del Vallo di Diano, ma anche del Cilento, degli Alburni e dei centri del Tanagro.
“E’ passato qualche anno dalla nostra iniziativa legislativa, ma i risultati ancora non si vedono” ricorda Palmieri che già anni fa aveva proposto una serie di soluzioni rispetto alla problematica della massiccia presenza di ungulati nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. A questo proposito si era fatto promotore del disegno di legge, presentato in Senato, in merito alla proposta di modifica della legge istitutiva dell’Ente Parco.
“Se vogliamo, in modo serio, risolvere i problemi che crea la normativa che disciplina il nostro Parco, bisogna intervenire legislativamente – continua Palmieri -. A cadenza periodica si ripropone l’emergenza cinghiali e per una normativa inadeguata non può essere considerata come occasione produttiva e soprattutto occupazionale per tutto il nostro territorio. Se si mettesse lo stesso impegno che viene speso per portare a casa finanziamenti per strade ed opere pubbliche varie, oggi avremmo nel nostro Parco la prima azienda mondiale legata alla commercializzazione della carne di cinghiale. Purtroppo le priorità di tanti amministratori non rispecchiano le necessità della gente, si preferisce litigare per dove far partire i lavori di una strada e non impegnarsi a risolvere le vere emergenze dei cittadini“.
E conclude:”Come possiamo immaginare di risolvere il problema occupazionale dei nostri giovani se bastano i cinghiali per mettere in crisi la società?“.
– Chiara Di Miele –