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Daniele Manzolillo di Teggiano riconfermato Presidente provinciale delle Acli Salerno

Ornella Bonomo 17 Ottobre 2024

Le Acli Salerno hanno riconfermato la fiducia a Daniele Manzolillo, di Teggiano, per la carica di Presidente provinciale. 

“Grazie a quanti condividono con me sogni, fatiche, lavoro e responsabilità per un movimento a cui vogliamo bene” ha commentato Manzolillo.

Ieri si è insediato il neo eletto Consiglio provinciale che ha confermato dunque, rinnovando la fiducia, Daniele Manzolillo quale Presidente provinciale delle Acli di Salerno che traghetterà il movimento salernitano nel prossimo mandato.

“Una scelta condivisa quella espressa dal Consiglio provinciale che non solo guarda alla continuità di un’azione sociale praticata con responsabilità ed impegno, ma conferma la bontà di una scelta operata nel 2020 che pone alla guida di un’associazione importante, con i suoi 80 anni di storia, il dirigente migliore tra le possibili opzioni praticabili, capace di far sintesi di caratteristiche umane e professionali e al contempo esprimere pieno senso di appartenenza al movimento grazie alla sua lunga militanza, per traghettare il sodalizio salernitano in questo cambiamento d’epoca” fanno sapere dal Consiglio.

In un tempo difficile e complesso, quello segnato dalla pandemia, le Acli salernitane con la sua presidenza non hanno rinunciato alla loro azione di pedagogia sociale, di promozione e tutela dei diritti, di animazione dei valori di cittadinanza restando sempre prossimi alla comunità con lo spirito, lo stile e la condivisione dei valori costitutivi delle ACLI che rimandano alla triplice fedeltà, alla Chiesa, alla democrazia ed ai lavoratori.

Un percorso, quello iniziato ieri, che rilancia la vitalità delle ACLI salernitane a partire dalla cura e formazione della propria classe dirigente che in questo mandato vedrà un più ampio coinvolgimento a partire dalla presidenza con l’ingresso di Silvio Verdevalle e la nomina a vicepresidente di Antonella Venturiello. Novità anche in Consiglio con l’assegnazione di alcune deleghe operative alla giovane Elisabetta Caputo che affiancherà Francesco Marino nelle politiche giovanili, a Nicola Iuliano per la scuola e la formazione ed Antonio Mastellone impegnato sui beni comuni.

“La mia priorità nel prossimo mandato sarà confrontarci, sperimentare, verificare e condividere con chiunque creda nel valore delle reti – ha dichiarato Daniele Manzolillo a margine della sua elezione – . Assumo questo gravoso compito nella consapevolezza di essere il primus inter pares tra una moltitudine di Soci che ogni giorno ed oggi con grande difficoltà provano a disegnare un futuro migliore, più giusto, più equo e sostenibile nello stile di chi cammina e cresce insieme. Offro la mia disponibilità alla guida dell’associazione, sapendo di essere sostenuto dalla fiducia, competenza e passione di quanti condividono con me sogni, fatiche, lavoro e responsabilità per un movimento a cui vogliamo bene”.

“Le Acli devono essere promotrici di percorsi inclusivi e sostenibili che al centro pongano la dignità della persona, con uno stile popolare, solidale, democratico e cristiano. Nel riprendere il cammino – continua il Presidente Manzolillo – ho espresso la richiesta ad accompagnarmi, nonostante i suoi impegni a livello nazionale, l’amico fraterno prima che dirigente di lungo corso Gianluca Mastrovito che mi affiancherà da vicepresidente vicario nella vita associativa e guiderà con la medesima determinazione ed impegno i servizi del sistema che costituiscono un modo e rappresentano lo stile con il quale le ACLI abitano i territori. Questo tempo di conflitti, alimentato da divisioni, nazionalismi ed odi, ci impegna come Movimento a non abbandonare la speranza della Pace. Assumere la dimensione della pace, nelle sue molteplici declinazioni, come la priorità da offrire alla riflessione, discussione e condivisione personale, dei nostri Circoli e dei Sevizi quali ‘artigiani di pace’ come ci esorta Papa Francesco. In questa direzione, operare per rafforzare quel progetto di un’Europa  sempre più ‘agente di pace’, unita nella diversità, forte, democratica, libera, prospera e giusta, di cui è doveroso sentirsi responsabili”.

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