La Guardia di Finanza di Potenza ha sventato un traffico di sostanze stupefacenti provenienti dalla Spagna e commercializzate via posta. L’operazione “Affari tuoi” ha portato al sequestro di circa 14 chili di droga e all‘arresto di un 21enne in flagranza di reato.
Il 1° marzo i militari del G.I.C.O. (Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza di Potenza hanno arrestato il 21enne che si è reso responsabile della consegna di 5 plichi arrivati dalla Spagna contenenti rilevanti quantità di droga, tra cui diversi panetti di hashish e numerosi prodotti alimentari come caramelle, snack e succhi di frutta in confezioni richiamanti noti marchi che però contenevano thc, sostanza proibita dalla legge.
L’operazione è scattata quando le Fiamme Gialle di Genova, dopo un controllo doganale presso il locale aeroporto, hanno avvertito i colleghi del capoluogo potentino dell’arrivo dei pacchi sospetti provenienti dalla Spagna. Tuttavia i contatti indicati nelle spedizioni erano fittizi in modo tale da non poter risalire all’identità né del mittente né del destinatario.
I militari del G.I.C.O. di Potenza, delegati dalla Procura della Repubblica di Genova e sotto l’egida di quella potentina, hanno ritardato il sequestro della droga facendola arrivare puntualmente ai punti di ritiro stabiliti, cioè presso alcuni locali commerciali situati nel centro cittadino, ma predisponendo un ingente servizio di appostamento dei propri militari in borghese.
Poco tempo dopo la formale notifica inviata via mail dell’avvenuta consegna dei pacchi “sospetti”, il 21enne si è presentato presso uno dei fermi posta e non appena ha prelevato lo stupefacente è stato arrestato dalle Fiamme Gialle potentine. Successivamente sono emersi a suo carico incontrovertibili elementi di prova in quanto il giovane avrebbe dovuto prelevare anche i pacchi rimanenti per poi consegnarli a terze persone dietro corrispettivo.
Inoltre sono stati sequestrati in totale 9 sim telefoniche spagnole, 6 chili di hashish divisi in vari panetti e 7,86 chili di vari prodotti alimentari, aventi quali segni distintivi notissimi marchi nel mondo degli snack, risultati positivi alle analisi preliminari alla cannabis. Tali prodotti alimentari risultano essere un’assoluta novità nel panorama degli stupefacenti in Basilicata, chiaro segnale della globalizzazione in atto nel mondo degli stupefacenti. Qualora immesso sul mercato, lo stupefacente avrebbe fruttato un profitto illecito non inferiore ai 200mila euro.
La solidità e il valore del quadro indiziario costruito ha permesso al GIP di convalidare la misura cautelare in atto, disponendo che l’arrestato fosse posto ai domiciliari. Si rammenta che, nel rispetto del vigente codice, vige la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio.
Le attività concluse dimostrano, ancora una volta, quanto sia alta e importante l’attenzione dedicata dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura alla prevenzione e al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope.