Ieri sera si è svolto un importante Consiglio comunale ad Eboli sulle problematiche dell’ospedale e in particolare sulla criticità dell’organico del reparto di Chirurgia. Il Gruppo consiliare del PD, insieme al consigliere regionale Franco Picarone, ha partecipato in maniera costruttiva alla seduta cercando di fare chiarezza sulle competenze e soprattutto sulle responsabilità. Negli interventi svolti da Picarone e dalla consigliera provinciale delegata alla Sanità Filomena Rosamilia, il Gruppo dem ha sottolineato che il problema del personale medico è un’emergenza nazionale, in quanto i medici spesso preferiscono andare a lavorare all’estero o nel privato, attratti da salari anche tre volte più alti di quelli dei nosocomi pubblici. In Consiglio il Gruppo PD ha ricordato che la Campania è tra le Regioni più penalizzate in Italia nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale, che ci vede ogni anno, in virtù dell’applicazione del solo criterio dell’anzianità anagrafica in luogo di quelli della deprivazione sociale e dell’aspettativa media di vita, destinatari di circa 220 milioni di euro in meno rispetto alle Regioni del nord.
“Abbiamo affermato l’assurdità dei tetti di spesa che limitano le assunzioni e gli incentivi al personale in forza – proseguono -. In questo contesto, quindi, abbiamo inserito la problematica dell’ospedale di Eboli e del suo reparto di Chirurgia, che pure in questo difficile quadro ha visto importanti iniziative già intraprese dalla Direzione Generale dell’ASL per superare l’attuale emergenza (concorsi di assunzione di medici specialisti, convenzioni con le aziende sanitarie e ospedaliere per prestazioni Alpi e per scorrere graduatorie esistenti). Abbiamo quindi contribuito in maniera decisiva, con la nostra proposta di delibera assorbita totalmente nel testo della delibera votata all’unanimità, a costruire una posizione unitaria del Consiglio comunale di Eboli volta alla difesa dell’ospedale e di tutta la Sanità campana. In quel testo abbiamo voluto che tutte le forze politiche si schierassero nel richiedere alle loro rispettive rappresentanze nazionali di sostenere la battaglia, già avviata dal Presidente De Luca, volta a superare la disparità di trattamento che subiamo rispetto alle Regioni del Nord e a rimuovere quei tetti di spesa che limitano le assunzioni e disincentivano il personale“.
Il PD Eboli ha chiesto alla Direzione generale di proseguire nello sforzo di superare l’attuale situazione di emergenza che si è verificata nel reparto di Chirurgia dell’ospedale e alla Direzione sanitaria del DEA di utilizzare in maniera efficiente le risorse attualmente disponibili presso i plessi di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide.
Sullo stesso argomento è intervenuto anche il parlamentare Cosimo Adelizzi: “Sono mesi, se non anni, che tutti i sindacati hanno denunciato pubblicamente la carenza di personale medico e paramedico e sono mesi, se non anni, che hanno sempre ricevuto rassicurazioni“. La prospettiva di brevissimo periodo, per Adelizzi, è quella di risolvere questa emergenza che potrebbe portare alla chiusura del Pronto Soccorso: “Sono anch’io convinto che l’ospedale non chiuderà ed è giusto ribadirlo. Però dobbiamo concentrarci prioritariamente sulle soluzioni che possono portare a risolvere l’emergenza. Poi c’è una prospettiva di medio periodo che deve puntare a soluzioni strutturali in grado di risolvere il problema una volta per tutte“.
“Il servizio di Chirurgia h 24 sarà garantito – ha anticipato Adelizzi -. Così potremo scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso. Inoltre, insieme alla collega la deputata Virginia Villani, seguiamo le questioni della sanità provinciale: io per l’ospedale di Eboli, lei per l’ospedale di Sarno. Per risolvere il problema abbiamo anche proposto di inserire gli specializzandi al 4º e al 5º anno nei reparti che più necessitano di personale medico. Siamo stati rassicurati anche su questo. E’ una soluzione tampone che ci consente di attendere le procedure dei concorsi e, nel frattempo, continueremo a premere affinché questi concorsi si chiudano il prima possibile“.
Risolta l’emergenza, secondo il parlamentare, bisogna occuparsi del futuro dell’ospedale: “Bisogna trovare il modo per inserire premialità per tutti quei medici che decidono di lavorare negli ospedali di periferia. Il problema non c’è solo ad Eboli e questa questione va affrontata a livello nazionale. Perché un medico del Ruggi dovrebbe venire a Eboli o andare a Polla oppure a Vallo della Lucania? Perché dovrebbero lasciare un ospedale di Napoli per un ospedale di periferia? La soluzione può essere individuata nelle premialità per tutti quei medici che accettano di stare sul territorio per almeno quattro anni. A livello regionale, invece, credo che la soluzione sia quella dell’Ospedale unico della Piana e della Valle del Sele. Qui ci vuole il massimo impegno da parte di tutti, perché avere un ospedale d’avanguardia, così come noi immaginiamo l’ospedale unico, significherebbe innalzare la qualità dell’offerta sanitaria sul territorio, apportare nuove tecnologie di cui possono beneficiare non solo i cittadini che ne devono usufruire, ma anche coloro che le devono utilizzare“.