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Cresce la morsa del cemento illegale lungo le coste italiane, maglia nera per la Campania

Annamaria Lotierzo 26 Giugno 2024

Abusivismo edilizio, gestione illecita delle cave, concessioni demaniali: lungo le coste italiane cresce la morsa del cemento illegale. Nel 2023 sono stati 10.257 (+11,1% rispetto al 2022) i reati accertati dalle Forze dell’Ordine e dalle Capitanerie di Porto nelle regioni costiere con 11.647 persone denunciate (+21,2%), 1.614 sequestri penali (+17,3%) e 14 ordinanze di custodia cautelare. Aumentano anche gli illeciti amministrativi, 15.062 (+11,7% rispetto al 2022) e le relative sanzioni (34.121, +20,9%).

Il Sud Italia è la principale vittima del mattone illegale: in testa alla classifica regionale si conferma la Campania con 1.531 reati (pari al 14,9% del totale nazionale), prima anche per il numero delle persone denunciate (1.710) e delle sanzioni (4.302). Segue al secondo posto la Puglia (1.442 reati, il 14,1% del totale nazionale), al terzo la Sicilia (1.180 reati, 11,5%) e al quarto la Calabria (1.046 reati, il 10,2% del totale). Ma la minaccia dell’abusivismo edilizio non risparmia neanche il Centro e il Nord Italia: al quinto posto la Toscana con 794 reati (7,7% del totale nazionale), seguita dal Veneto con 705 reati (6,9%) e dal Lazio con 617 reati (6%).

A denunciarlo Legambiente che, in occasione dell’avvio delle campagne “Goletta Verde” e “Goletta dei Laghi”, presenta un’anteprima dei dati del dossier “Mare Monstrum” dedicata al ciclo illegale del cemento, raccolti da Forze dell’Ordine e Capitanerie di Porto. Una piaga difficile da risanare, o in questo caso da “abbattere”, specie lungo le coste dove l’abusivismo edilizio oggetto di ordinanze di demolizione è oltre 6 volte più diffuso che nell’entroterra. In particolare, tra il 2004 e il 2022 la media delle ordinanze di demolizione nei comuni costieri di Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, le cinque regioni più colpite dal fenomeno, è di 64,1 ordinanze per comune, contro la media di 10,7 ordinanze per i comuni dell’entroterra. Alla luce di ciò Legambiente torna a chiedere al Governo risposte immediate come il riconoscimento del pieno potere ai Prefetti per demolire gli immobili che non vengono abbattuti dai Comuni e la cancellazione nel Decreto “Salva casa” del cosiddetto “silenzio-assenso” che spalancherebbe la strada a nuovi abusi visto che nessun Comune sarà mai in grado di esaminare una pratica di sanatoria entro i 45 giorni stabiliti.

Ad accendere i riflettori sul tema degli abusi edilizi che deturpano coste e rive, insieme a quelli della mala depurazione, tutela della biodiversitĂ  e raggiungimento dell’obiettivo del 30% di territorio e mare protetto entro il 2030, rinnovabili, eolico off-shore, crisi climatica, siccitĂ  e buone pratiche legate al turismo sostenibile, saranno le storiche campagne di Legambiente di monitoraggio della qualitĂ  delle acque marine e lacustri italiane: Goletta Verde 2024, giunta alla 38^ edizione e realizzata con la partnership di ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, e Goletta dei Laghi, giunta alla 19^ edizione con la partnership di CONOU e Novamont. Entrambe con la mediapartnership de “La Nuova Ecologia” torneranno a salpare rispettivamente dal 28 giugno al 13 agosto e dal 28 giugno al 2 agosto, con il motto “Non ci fermeremo mai”.

“Le coste italiane – commenta Giorgio Zampetti, Direttore generale di Legambiente – sono un patrimonio dal valore inestimabile, ricche di storia, bellezza e biodiversità ma sempre più usurpate dal mattone selvaggio con costruzioni che spesso rimangono allo stato di scheletri, che privatizzano spiagge o che sorgono in mezzo a letti di fiumi o in aree a rischio idrogeologico. I dati in anteprima di Mare Monstrum ci dimostrano l’urgenza di intervenire con provvedimenti legislativi, come abbiamo chiesto al Governo e a tutte le forze politiche con i nostri emendamenti al decreto Salvacasa, per noi un condono mascherato. Accenderemo i riflettori anche sulla lentezza dell’Italia sul tema rinnovabili ed eolico off-shore, ribadendo il nostro no alle fossili e a scelte anacronistiche come il progetto del Ponte sullo stretto di Messina. Al tempo stesso Goletta Verde e Goletta dei Laghi valorizzano e tutelano l’immenso patrimonio di biodiversità dei nostri ecosistemi acquatici, efficace antidoto al cambiamento climatico.  Protagonisti saranno anche i laghi, sempre più minacciati da mala depurazione e siccità, che quest’anno affligge soprattutto il sud del Paese, che monitoreremo con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e di promuovere soluzioni di contrasto alla crisi climatica”. 

Goletta Verde farà tappa anche nel Cilento e infatti il 15 luglio sarà ad Acciaroli. Anche quest’anno la Goletta Verde ospita i laboratori di educazione ambientale “Alla scoperta del mare”, gratuiti e rivolti a ragazzi e bambini. Con il progetto Life Delfi e Life Elife si ascolteranno i dialoghi tra delfini e si capirà perché non dobbiamo avere paura degli squali. Con Life Turtlenest scopriremo come proteggere i nidi di tartarughe marine e come aiutare i loro piccoli a raggiungere il mare in sicurezza. Con Life SeaNet si farà luce sulla straordinaria ricchezza dei siti marini della Rete Natura 2000. E proprio gli ecosistemi marini saranno protagonisti del concorso fotografico “Deep Blue” rivolto a tutti gli operatori e amanti del mare che avranno tempo fino al 30 settembre per inviare i loro scatti a info@lifeseanet.eu. Con Life Muscles si scopriranno soluzioni alternative alle retine in polipropilene (PP) utilizzate negli impianti di mitilicoltura, uno dei rifiuti più trovati nei fondali e sulle spiagge del Mediterraneo.

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