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Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo (R&S) – a cura dello Studio Viglione Libretti

Claudia Monaco 15 Marzo 2019

  • Soggetti beneficiari:

– Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

– Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;

– Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.

  • L’Agenzia delle Entrate precisa anche che:

– Le imprese residenti che svolgono l’attività di ricerca e sviluppo per conto di committenti non residenti sono equiparate ai soggetti residenti che effettuano investimenti per conto proprio;

– L’incentivo fiscale non spetta se il committente è un’impresa residente perché in questo caso vengono riconosciute le spese di ricerca extra-muros o intra- muros nel caso di ricerca commissionata tra società dello stesso gruppo.

  • Oggetto dell’agevolazione:

Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese

  • Spese ammissibili:

– Tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale

– Costi per personale altamente qualificato e tecnico

– Contratti di ricerca con università enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative

– Quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio

– Competenze tecniche e privative industriali

La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017- 2020.

  • L’Agenzia delle Entrate precisa anche che:

– Sono ammesse le spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta 2017, anche relative a contratti precedenti e ancora incorso di validità;

– La normativa vigente riconosce come valide le spese sostenute per contratti stipulati con una delle parti che risulti una società estera o una controllata italiana o le spese di una stabile organizzazione estera in accordo con la casa madre estera pe l’esecuzione delle attività concordate.

– Il credito d’imposta spetta anche per le attività di ricerca commissionate da Università, organismi di ricerca e altri enti non residenti.

  • Ammontare del contributo:

Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di euro all’anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi. Nella circolare emessa dall’Agenzia delle Entrate sono disponibili degli esempi di calcolo del credito d’imposta.

  • Il beneficio è cumulabile con:

– Superammortamento e Iperammortamento

– Nuova Sabatini

– Patent Box

 

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