Credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere (compresi gli agriturismi e stabilimenti termali).
BENEFICIARI
Ne sono beneficiarie le strutture alberghiere esistenti alla data del 1° gennaio 2012 e quelle che svolgono attività agrituristica di cui alla Legge 96/2006. La Legge di Bilancio 2018 ha esteso il credito alle strutture che prestano cure termali, anche per la realizzazione di piscine termali e per l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali.
Il credito spetta in merito alle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 per manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (art. 3, comma 1, lett. b), c) e d), DPR n. 380/2001). Tra queste rientrano ad esempio, come precisato dal DM 7/5/2017, le spese relative al ripristino di edifici o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza anche con modifica della sagoma, gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico. Con la finanziaria 2016 sono state esplicitate tra le spese agevolabili anche quelle per interventi di ristrutturazione che comportano un aumento della cubatura complessiva nei limiti e con le modalità previste dall’art. 11, DL n. 112/2008; incremento dell’efficienza energetica (installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, installazione di schermature solari esterne mobili finalizzate alla riduzione dei consumi per condizionamento estivo); eliminazione delle barriere architettoniche ex Legge n. 13/89 e DM n. 236/89, tenendo conto anche “dei principi della progettazione universale di cui alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità” (sostituzione di finiture, gli interventi di natura edilizia quali il rifacimento di scale e ascensori, la realizzazione ex novo di impianti sanitari dedicati alle persone portatrici di handicap); “ulteriori interventi”, compresi quelli per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo a condizione che il beneficiario non ceda a terzi né destini a finalità estranee all’esercizio d’impresa i beni oggetto degli investimenti prima dell’8° periodo d’imposta successivo.
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Detrazione fiscale del 65% delle spese sostenute fino ad un massimo di 200.000 euro in due quote annuali di pari importo.
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