Il Convento di San Francesco di Paola a Vibonati al centro della contesa tra l’Amministrazione comunale e le suore Missionarie di Sant’Antonio.
Nei giorni scorsi il parroco di Vibonati don Martino Romano aveva scritto al primo cittadino Franco Brusco per chiedere la disponibilità, a titolo gratuito, della parte della struttura lasciata libera dalle Suore Ancelle di Santa Teresa, per ospitare le Suore Missionarie di Sant’Antonio Maria Claret, ordine fondato da Madre Leonia Milito, di origini sapresi. Le suore, infatti, avevano risposto con entusiasmo all’invito del parroco di compiere la loro opera di apostolato a Vibonati, ad un passo dalla città della loro fondatrice.
L’amministrazione di Vibonati, in risposta, ha scritto a Don Martino e per conoscenza al vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca, dichiarandosi disponibile all’arrivo delle suore precisando, però, che le condizioni sono mutate rispetto allo scorso 31 maggio quando il sindaco Brusco rivolse un appello alle Ancelle di Santa Teresa affinché rimanessero a Vibonati.
Attualmente, infatti, il convento è stato destinato ad accogliere i migranti del progetto Sprar a cui il Comune ha aderito. Una decisione assunta dopo che la struttura è rimasta disabitata e le Suore di Santa Teresa non hanno rivendicato il loro posto.
“Questa Amministrazione – si legge nella lettera del sindaco Brusco – rimasta senza riscontro alcuno la lettera aperta dello scorso maggio, ha deliberato di destinare una parte degli spazi della struttura, per opere ed attività di alto profilo sociale ed umanitario”. Ora, per le Missionarie, resterebbero a disposizione soltanto 150 metri quadrati.
Sperando di riuscire a trovare una soluzione condivisa, il sindaco ha chiesto al parroco di organizzare un incontro urgente con la Responsabile Provinciale delle Suore Missionarie per dare una soluzione alla vicenda.
– Daria Scarpitta –