Si è conclusa mercoledì scorso la campagna di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta, la nota cavità turistica situata nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Le indagini, iniziate nella seconda metà di gennaio, si sono concentrate nell’Antegrotta dove è stato impiantato un cantiere di scavo nell’alveo del fiume che scorre nella cavità.
Di notevole interesse i primi risultati a cui sono approdati gli scavi, che hanno evidenziato l’esistenza di una struttura di culto di età ellenistica (IV-I secolo a.C.) presente lungo il corso d’acqua sotterraneo. Gli archeologi hanno recuperato nell’area sacra numerosi reperti e nei prossimi mesi sono previsti studi specialistici e varie attività di documentazione.
Sono anche proseguite le ricerche sulla palafitta protostorica presente nella cavità, un caso unico in Europa in ambiente ipogeo, con l’individuazione di ulteriori estensioni della struttura, sottoposta a campionature di legni per successive analisi di laboratorio.
Alla campagna di ricerche forniscono un importante contributo anche l’Istituto centrale per l’archeologia (ICA) e il Ministero della Cultura.
La ripresa delle indagini è prevista per gli inizi del 2026, ancora una volta in concomitanza con il temporaneo periodo di fermo biologico del sistema sotterraneo.

