I balneari italiani non si arrendono. Davanti alla pronuncia del Consiglio di Stato che ha cancellato l’estensione delle concessioni al 2033 e imposto di riassegnarle tramite gara entro due anni, l’associazione di categoria Sib-Confcommercio annuncia l’intenzione di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo per far valere il proprio diritto alla proprietà privata.
“Ci difenderemo alla Corte europea dei diritti umani” ha riferito il presidente del Sindacato italiano balneari, Antonio Capacchione, che annuncia reazioni all’eclatante sentenza che ha annullato la proroga. Il Sib, dal canto suo, “sarà al fianco della politica seria e operativa, nel continuare a portare avanti le proprie tesi”.
“L’incontro con l’onorevole Piero De Luca ci ha dato la possibilità di discutere e sviscerare su quali possano essere i risvolti di una tale sentenza sul futuro della balneazione attrezzata a Salerno e, ancor di più, in Italia – è il commento di Alfonso Amoroso, presidente provinciale Sib-Confcommercio – Ci siamo lasciati con l’impegno di rivederci a Roma, per cominciare a lavorare, questa volta seriamente, alla risoluzione della problematica, con il fine unico di riuscire a garantire attraverso le gare e, quindi, il rispetto delle norme Europee, un futuro tranquillo ai concessionari balneari italiani”.