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Il Comune di Sanza avvia la messa in sicurezza ed il recupero di tutti gli edifici abbandonati

Claudia Monaco 22 Agosto 2017

Un’azione di verifica e controllo dei fabbricati in stato di abbandono è quella avviata a Sanza dall’amministrazione guidata dal sindaco Vittorio Esposito.

Nelle ultime settimane, il sindaco e la Polizia Municipale, tramite ordinanza, hanno avviato il controllo di tutti i fabbricati pericolanti al fine di garantire oltre la sicurezza, anche il decoro urbano e le condizioni igienico- sanitarie adeguate. I proprietari di edifici pericolanti dovranno in breve tempo intraprendere i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza. Dopo la segnalazione, si avranno 15 giorni di tempo per intervenire: qualora non si rispondesse all’urgenza segnalata dal Comune, quest’ultimo potrà avviare i lavori di messa in sicurezza addebitando la somma spesa ai proprietari. In caso non si riesca a recuperare la somma spesa, il Comune intraprenderà l’acquisizione degli immobili.

Dopo l’ispezione effettuata nella chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli in vico San Nicola, su ordinanza sindacale è stato ispezionato e transennato anche un fabbricato in via Sant’Angelo a Corte, abbandonato da oltre 50 anni. Lo stabile ha il tetto crollato e i solai sottostanti hanno ceduto.

“Qualcuno si scandalizza per il mio modo di fare un po’ irruento – ha dichiarato il sindaco Esposito ad Ondanews – ma ritengo necessario, anche alla luce dell’ultimo sisma verificatosi ad Ischia, di dover agire sulla pubblica sicurezza. La mia opera è volta mettere in sicurezza gli edifici che da anni sono abbandonati. Se l’ordinanza non verrà rispettata, gli immobili verranno messi all’asta per i giovani imprenditori. Abbiamo riscontrato problemi anche nella zona storica con immobili chiusi da 60 anni. In un caso, un edificio era stato murato, all’interno c’erano cumuli di immondizia e l’humus aveva fatto crescere alberi dal diametro di venti centimetri. Il tutto in una zona vincolata dalla Soprintendenza. Non vogliamo requisire nulla, chiediamo collaborazione e messa in sicurezza”.

– Claudia Monaco  –

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