Il centro diurno per i malati d’Alzheimer di Battipaglia chiude i battenti: in un anno e mezzo, il Comune di Battipaglia e l’Asl Salerno non sono riusciti a mettersi d’accordo per prorogare la convenzione e così arrivano i sigilli del Nas. Da questa mattina 27 malati resteranno a casa, come riporta il quotidiano La Città di Salerno.
La struttura era gestita dal geriatra Giancarlo Albano e dalla psicologa Rosa Scarpa insieme ai volontari dell’associazione, gli operatori e le famiglie.
La dirigente sociale Anna Pannullo 6 giorni fa ha decretato, quindi, la chiusura di “Casa Aima”, centro di cura per i malati di Alzheimer perché priva di autorizzazione in quanto il contratto era valido fino al 31 maggio del 2017. Già lo scorso novembre il sindaco Cecilia Francese aveva fornito rassicurazioni sul proseguimento delle attività di Casa Aima, a seguito di un incontro con il commissario dell’Asl Mario Iervolino, però dopo giorni sono arrivati i Nas nella struttura e hanno rivelato l’assenza di contratto oltre che una piccola macchia di muffa sotto al soffitto.
“Casa Aima non si tocca – dice il sindaco Francese – sia Iervolino che il direttore del Servizio di sanità pubblica, Arcangelo Saggese Tozzi, ci avevano dato delle rassicurazioni”.
Diversa invece l’opinione a riguardo del consigliere Pd Egidio Mirra, che attribuisce le cause all’Amministrazione:”Burocrazia, superficialità e scarsa consapevolezza delle ricadute sociali delle proprie inadempienze“. Di parere diverso il capogruppo di maggioranza Pino Bovi:“Il tempo di sistemare le carte e si potrà ripartire”.
Il messaggio di speranza arriva da don Michele Olivieri, parroco di “San Gregorio VII”, che ha aperto ad Aima le porte di casa. Da lunedì, infatti, anziani e operatori troveranno accoglienza al secondo piano della sua canonica. “Davanti al grido dei deboli – dice il prete – non posso chiudere le orecchie”. Si meraviglia perché “un servizio viene interrotto in nome di una legge che dovrebbe tutelare i più deboli e invece li soppianta”, e si rivolge agli uffici comunali: “Stupisce che alle Politiche sociali non siano stati garanti di questa realtà. Il sindaco ed il direttore sanitario riusciranno a dormire stanotte?”
– Ornella Bonomo –